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Artrosi del cane: scoperto un nuovo fattore di rischio

La presenza di un osteofita caudolaterale curvilineo (caudolateral curvilinear osteophyte, CCO) sul collo del femore è fattore di rischio per lo sviluppo di artrosi dell'anca nell'età adulta. È questa la conclusione cui sono giunti alcuni Ortopedici americani dopo uno studio clinico condotto su 48 Labrador Retrievers monitorati radiograficamente per l'intero arco di vita.
Artrosi del cane: scoperto un nuovo fattore di rischio

Lo si era ipotizzato fin dagli anni Ottanta: la presenza di CCO sul collo del femore non solo è indice di displasia dell’anca in fase iniziale, ma rappresenta anche l’alterazione radiografica più precoce, patognomonica di artrosi secondaria a questa artropatia dello sviluppo. La definitiva conferma dell’importanza diagnostica di questo osteofita e, soprattutto, del suo stretto legame con l’artrosi, viene dalla ventinovesima Conferenza Annuale della VOS (Veterinary Orthopaedic Society), tenutasi di recente in America (2-9 Marzo, Canyon Ski Resort – Utah). Un gruppo di Ortopedici del “Dipartimento di Studi Clinici” dell’Università di Philadelphia ha, infatti, presentato i risultati di un’indagine condotta su 48 soggetti appartenenti ad una razza a rischio displasico, come i Labrador Retrievers, e valutati “a vita”, con proiezioni ventro-dorsali estese dell’anca, per la presenza di CCO. Obiettivo: dimostrare che l’osteofita può rappresentare fattore di rischio per l’artrosi in età adulta. “I soggetti con CCO – affermano i ricercatori – manifestano una suscettibilità a sviluppare artrosi 3,7 volte superiore a quella dei cani in cui l’osteofita non è presente. Non solo, ma la percentuale di soggetti con CCO che va incontro ad artrosi viene drasticamente abbassata (dal 100% al 55%) con un rigoroso controllo dietetico.” Risultati, dunque, più che soddisfacenti non solo per poter concludere che: “Il CCO è un fattore di rischio per l’artrosi, peraltro diminuito da fattori ambientali come la dieta…” ma per mettere in atto anche misure preventive di grande importanza: “I soggetti con CCO, anche se giudicati radiograficamente normali, devono essere considerati a rischio artrosico e, per tale ragione, se ne sconsiglia l’utilizzo a scopo riproduttivo.”
L’abstract – pubblicato sulla prestigiosa rivista “V.C.O.T. (Veterinary and Comparative Orthopaedics and Traumatology)- può essere richiesto in copia, per soli fini di studio personale, al CeDIS cedis@innovet.it
Powers MY, Mayhew PD et al., 2002, Caudolateral curvilinear osteophyte (CCO) as a risk factor for degenerative joint disease: a life long study in Labrador Retrievers, V.C.O.T., 2: A10.