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A member of the Swedencare family
Swedencare

E' qui la festa?

Si chiama "puppy party" l'incontro di 3-4 cuccioli che trascorrono un'ora insieme in ambulatorio, liberi di esplorare, di giocare con i propri simili e con le persone presenti. Le finalità da raggiungere sono veramente importanti per tutti: paziente, proprietario e medico veterinario.
E' qui la festa?

Il numero di Ottobre 2002 di SISCA Observer – rivista ufficiale della SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) – pubblica l’esperienza personale di Maria Chiara Catalani (Libero Professionista di Senigallia) in tema di modalità organizzative e risultati di un “puppy party”, quell’occasione, cioè, di gioco e socializzazione, oggi valutata dalla Medicina Veterinaria Comportamentale come idoneo strumento per raggiungere importanti obiettivi:
1) favorire il corretto sviluppo cognitivo ed emozionale dei cuccioli, soprattutto nel caso di soggetti allevati in modo improprio o adottati troppo precocemente;
2) fornire al proprietario strumenti ed indicazioni per interagire in maniera idonea con il proprio animale;
3) prevenire o diagnosticare precocemente eventuali alterazioni comportamentali.
“L’incontro – spiega la Catalani – si è svolto in presenza di due Pinscher e di una meticcia di piccola taglia di età compresa tra le 10 e le 12 settimane, i rispettivi proprietari ed il medico veterinario.” Il primo punto di discussione è stato l’atteggiamento di “iper-protezione” dei proprietari nei confronti dei loro animali, peraltro annotato come dato anamnestico per la prevenzione di problemi comportamentali. Successivamente, sono stati affrontati complessi argomenti come il livello di comunicazione intra-specifica e le differenti tipologie di carattere rivelate dai cuccioli. “In sostanza – scrive la Catalani nelle conclusioni – il puppy party si è rivelato uno strumento molto efficace per la valutazione precoce dello sviluppo comportamentale del cucciolo, per fornire informazioni utili ai clienti sulle necessità relative alla sua maturazione psico-emotiva, per evidenziare eventuali aspetti comportamentali atipici e, da ultimo, anche per abituare l’animale, attraverso un’esperienza positiva, all’ambulatorio ed al Medico Veterinario.”
Catalani MC, 2002, Il puppy party: una nuova prospettiva per il rapporto medico veterinario-paziente-cliente nell’ottica della prevenzione di patologie comportamentali, Sisca Observer, Ottobre: 27-30