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Artrosi del cane nel web

Il fascicolo di novembre 2003 del JAVMA (Journal of the American Veterinary Medical Association) pubblica uno “special report” su un argomento un po’ inconsueto: la qualità dell’informazione che cinque importanti motori di ricerca nel Web sono in grado di fornire sull’artrosi del cane. A scandagliare utilità, completezza ed accuratezza dei contenuti di ben trenta diversi siti, un pool di noti Ortopedici dell’ACVS (American College of Veterinary Surgeons).
Artrosi del cane nel web

“Il numero di individui che accedono al Web cresce ogni giorno e, di questi, più della metà richiede, almeno una volta la mese, notizie di carattere sanitario… A questa regola non sfuggono i proprietari di cani e gatti, che ricorrono ai siti Internet per avere più informazioni sulla salute del proprio animale, in particolare sulle malattie che lo affliggono…È tempo che il professionista non ignori più la crescente popolarità di questa nuova fonte di informazione, dati gli effetti che essa ormai esercita sul rapporto cliente-veterinario.”
Così inizia l’originale articolo di un gruppo di noti Ortopedici d’oltreoceano, impegnati a scandagliare credibilità ed affidabilità scientifica di trenta siti web, interrogati su un problema ortopedico molto comune in Medicina Veterinaria: l’artrosi. “Come obiettivo della nostra indagine – precisano gli autori – abbiamo scelto l’artrosi essenzialmente per due ragioni. La prima è che si tratta di una malattia molto frequente che richiama, da sempre, un grande interesse. La seconda è che, essendo una condizione trattata quasi esclusivamente con approcci più palliativi che curativi, si è indotti a consultare ripetutamente il Web per cercare ulteriori informazioni ed essere il più possibile aggiornati su eventuali nuove terapie.” Molto accurata la griglia d’indagine messa a punto dagli Ortopedici. “Ogni sito – si legge nella sezione “Materiali e Metodi” – è stato analizzato in termini di contenuti, utilità, completezza ed accuratezza, fino ad assegnare un punteggio di qualità globale, compreso tra 1 (sito non raccomandabile) e 5 (sito altamente raccomandabile).” Ed ecco i principali risultati ottenuti:- la maggior parte dei siti analizzati riportava informazioni “convenzionali” sull’artrosi, tratte, cioè, da testi ben conosciuti e da altrettanto accreditata letteratura;- a fronte di un’accuratezza accettabile in quasi tutti, la completezza d’informazione era appannaggio solo di qualche sito Web, con lacunosità riguardanti, in particolar modo, la prognosi dell’artrosi, i segni clinici e le terapie mediche più recenti, dalle modifiche dell’ambiente di vita all’utilizzo dei nutraceutici;- complessivamente, la qualità totale dell’informazione Web si rivelava piuttosto scarsa, avendo 23 dei 30 siti analizzati raggiunto solo un punteggio intorno a 2, indicativo di scarsa affidabilità scientifica.“Pur considerando i numerosi punti di debolezza insiti nel disegno di tale indagine – scrivono gli Autori nelle conclusioni – possiamo affermare che il Web costituisce una fonte piuttosto criticabile e lacunosa di informazioni sull’artrosi del cane… Sarà compito del medico veterinario indirizzare il proprietario verso i siti più attendibili e, successivamente, spiegarne contenuti ed utilità pratica.”