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4 ECM per l’Artrosi

Sono 4 i crediti ECM che il Ministero della Salute ha deciso di assegnare a chi partecipa all’incontro di aggiornamento sull’artrosi, che si terrà domenica 25 settembre 2005 ad Alessandria (Hotel Al Mulino, frazione San Michele), grazie alla stretta collaborazione nata tra SIOVET (Società Italiana di Ortopedia Veterinaria), INNOVET, Ordine provinciale dei Veterinari e Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino. Una ragione, dunque, in più per non perdere le relazioni di tre noti studiosi dell’argomento, come Carlo Maria Mortellaro, Bruno Peirone e Giovanni Re.
4 ECM per l’Artrosi

Se mai ci fossero stati dubbi, l’assegnazione dei crediti ministeriali ECM non fa altro che confermare l’importanza e l’interesse che si coagulano intorno ad un argomento – l’artrosi – per definizione difficile da inquadrare e, ancor più, da gestire con successo. Ricordiamo, rapidamente, i punti salienti della giornata di Alessandria. Dopo l’introduzione di Tonino Distefano, Presidente dell’Ordine Provinciale di Alessandria, la relazione di apertura spetterà a Carlo Maria Mortellaro (Ordinario di Patologia Chirurgica Veterinaria presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università di Milano) che inizierà con l’inquadramento generale dell’artrosi: dalla definizione, all’epidemiologia, alla multiforme eziologia, fino ad arrivare alla descrizione della visita clinica, con il rilievo dei principali segni e sintomi che la contraddistinguono. A seguire, Bruno Peirone, professore di Patologia Chirurgica Veterinaria presso il Dipartimento di Patologia Animale dell’Università di Torino, nonché attuale presidente SIOVET. A lui il difficile compito di delineare la clinica delle cause primarie di artrosi che accompagnano cani e gatti per tutta l’arco di vita: dal periodo dello sviluppo (es. displasie, ostecondrosi) all’età adulta e/o anziana (es. rotture legamentose). Ancora a Peirone il compito di tracciare le linee guida della terapia chirurgica per l’artrosi, mentre sarà ancora una volta affidata a Mortellaro la disamina dei molteplici meccanismi di danno, di natura sia degenerativa (condrodegenerazione) che infiammatoria (stress ossidativo-infiammatorio), che coinvolgono tutti i tessuti articolari. In un “botta e risposta” tra Carlo Maria Mortellaro e Giovanni Re (Professore di Tossicologia e Farmacologia Veterinaria del Dipartimento di Patologia Animale dell’Università di Torino) verrà, infine, trattata la complessa terapia medica di questa malattia: quel variegato cocktail di interventi, farmacologici e non, dalla cui razionale combinazione può derivare la massima efficacia terapeutica, in termini di controllo simultaneo di cause, meccanismi e sintomi. A Re, in particolare, il compito di tracciare la farmacologia delle molecole più utilizzate nel settore veterinario: da quelle “orientate al sintomo” (es. FANS) a quelle definite “di fondo”, in quanto capaci di intervenire sugli stessi meccanismi che scatenano la malattia (es. condroprotettori, antiossidanti). A Mortellaro, infine, il compito di delineare l’applicazione pratica di questa combinazione di interventi: in sostanza, una sorta di itinerario “problem-solving” che, utilizzando la tecnica del “step by step”, parte dall’identificazione delle cause e del grado di artrosi e, sulla base delle informazioni ottenute, mette in atto protocolli di combinazione, atti a controllare al meglio l’evoluzione artrosica, risolvendo prontamente i casi lievi/moderati ed impedendo l’ulteriore aggravarsi delle forme già conclamate.