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Mastociti e protesi odontoiatriche

Viene da un gruppo di Anatomisti ed Odontoiatri del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università di Brescia l’interessante indicazione a considerare i mastociti alla stregua di veri e propri indicatori della biocompatibilità dei materiali usati in Odontoiatria per protesi e ricostruzione di corone dentarie. Infatti, le loro recenti ricerche evidenziano come, in seguito all’impianto di tali materiali, le uniche cellule a modificare il proprio assetto – numerico e funzionale – siano proprio i mastociti.
Mastociti e protesi odontoiatriche

“Per le nostre ricerche – scrive il gruppo di Rita Rezzani nell’articolo pubblicato a dicembre 2004 su “Archives of Histology and Cytology” – abbiamo suddiviso 36 ratti in tre gruppi, di cui uno di controllo e gli altri due sottoposti ad impianto sottocutaneo di leghe normalmente utilizzate in Odontoiatria per la ricostruzione delle corone dei denti e per le protesi mobili.”
“Ebbene – continuano i ricercatori – confrontando la morfologia di cute e linfonodi dei tre gruppi, abbiamo chiaramente notato come gli unici significativi cambiamenti siano a carico dei mastociti… Queste cellule aumentano immediatamente di numero dopo l’impianto della lega in ceramica, subiscono un decremento a partire dal 14mo giorno, per poi scomparire totalmente dopo il 21mo … Anche in caso di impianto nel sottocute di materiale utilizzato nelle protesi, abbiamo riscontrato chiare variazioni quantitative della popolazione mastocitaria che si evidenziavano fino al 28mo giorno.”
E non solo. “In entrambi i tipi di impianto – spiegano – i mastociti si dimostrano in fase di massiva degranulazione, sia nella zona immediatamente circostante che a ridosso dei vicini linfonodi.”
Insomma, pare proprio non ci siano dubbi: sono i mastociti a funzionare da indicatori biologici della reazione tissutale che segue l’utilizzo di materiali odontoiatrici. Tant’è che i ricercatori suggeriscono che “l’analisi quantitativa dei mastociti potrebbe rappresentare un semplice, quanto affidabile parametro per testare le reazioni avverse ai materiali di diversa natura usati in Odontoiatria.” Il fatto, poi, che i mastociti siano in grado di differenziare la risposta funzionale in rapporto al tipo di materiale utilizzato, la dice lunga sull’importanza di tali cellule nel determinismo degli stati infiammatori conseguenti agli impianti odontoiatrici. È, infatti, dall’entità e dalla qualità della loro degranulazione che pare dipendere la specifica risposta reattiva locale. Come, del resto, è dalla possibilità di modulare tale delicata funzionalità che si apre un’interessante “finestra di intervento” sulle risposte infiammatorie sito-specifiche che accompagnano le manualità odontoiatriche.

Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it