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Più attenzione alla Geriatria

Il fascicolo di maggio 2005 di “Veterinary Clinics of North America, Small Animal Practice” è interamente dedicato alla Geriatria. A dettare le linee guida di questa sempre più emergente branca specialistica della Medicina Veterinaria è Fred Metzger, titolare del “Metzger Animal Hospital” (Pennsylvania, USA) e da tempo impegnato nella definizione di dettagliati programmi di “senior” e “geriatric care”, indispensabili per trasformare gli anni della vecchiaia dei nostri animali domestici nei loro “golden years” (anni d’oro).
Più attenzione alla Geriatria

“La medicina rivolta ai pazienti anziani e geriatrici è una vera e propria missione per il medico veterinario che deve porre tra gli obiettivi prioritari della propria professione la dovuta attenzione ai soggetti in tarda età e diagnosticarne il più precocemente possibile le malattie a carico dei diversi organi ed apparati.” Così Metzger inizia l’articolo del “Veterinary Clinics” sulle linee guida da seguire per la cura di cani e gatti anziani.
Dopo la definizione di “senior” e “geriatric” pet (“il medico veterinario ed il cliente – scrive Metzger – devono saper distinguere tra “anziano” e “geriatrico”…Il termine “anziano” si riferisce a quell’intervallo di età che precede gli anni in cui il soggetto è “geriatrico”…Ciò aumenta le opportunità diagnostiche, perché permette di istruire il proprietario in merito alle malattie tipiche dell’invecchiamento e all’importanza delle nostre raccomandazioni sulla diagnosi precoce…), Metzger si addentra nelle più comuni malattie legate all’invecchiamento. Anche se “virtualmente ogni organo invecchia e, come tale, è predisposto alle alterazioni della senescenza”, l’autore cita i più comuni disordini del pet anziano: artrosi, obesità, malattie del cavo orale, patologie cardiovascolari ed urologiche, neoplasie, endocrinopatie, malattie immuno-mediate, insufficienza renale cronica.
Un panel, dunque, estremamente variegato di patologie, per fronteggiare le quali Metzger propone uno scrupoloso “senior health program” basato su una combinazione di misure ben precise: dall’esecuzione di check-up chimico-clinici completi e periodici al coinvolgimento diretto del proprietario. “La compliance del cliente – sottolinea Metzger – è direttamente proporzionale al suo grado di conoscenza. Il veterinario ha, quindi, il dovere di “educarlo”, con il fine di ottenerne il pieno coinvolgimento, a favore di una maggior qualità delle cure erogate all’animale anziano.”
“Last but not least”, vengono citati i benefici economici di questo programma di cura del paziente anziano. “Sottoporre il senior pet a regolari controlli – scrive Metzger in fine di articolo – è il sistema migliore da un punto di vista medico, perché consente di effettuare diagnosi precoci…ma è anche il sistema per far sì che la Geriatria diventi un interessante centro di profitto per i Veterinari.”

Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it