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Istamina, mastociti e condrociti: una triade spiega l’artrosi

Chi è uno dei principali responsabili dell’aberrante comportamento dei condrociti nella cartilagine affetta da artrosi? I reumatologi inglesi Lynne Tetlow e David Woolley non hanno dubbi: è l’istamina che, rilasciata copiosamente dai mastociti sinoviali, interagisce con recettori specifici espressi dai condrociti, stimolandone non solo la proliferazione, ma, soprattutto, la produzione di mediatori ad attività sia condrodegenerativa (es. metalloproteasi) che spiccatamente infiammatoria (es. IL-1).
Istamina, mastociti e condrociti: una triade spiega l’artrosi

È “Rheumatology International” a riportare i risultati delle ricerche di questi due studiosi di Manchester, che per primi hanno identificato la presenza dei recettori H1 e H2 per l’istamina sui condrociti di cartilagine artrosica. “Siamo partiti – spiegano – dalla cartilagine del piatto tibiale di pazienti sottoposti a chirurgia ricostruttiva per artrosi…Abbiamo, poi, sottoposto le sezioni tissutali ad opportune procedure immunoistochimiche, al fine di rilevare lo stato recettoriale dei condrociti presenti e, se possibile, correlarlo alla gravità clinica dell’artrosi in atto.”
“In tutti i campioni analizzati – si legge nei risultati – abbiamo riscontrato istamina, particolarmente concentrata nello strato superficiale di quelle cartilagini affette da chiari segni di condrodegenerazione artrosica…Non solo: i condrociti di tali cartilagini risultavano dotati di uno specifico apparato recettoriale per l’istamina…”, a significare che tale sostanza è in grado di stimolare direttamente i condrociti a produrre altri mediatori direttamente implicati nella lisi del tessuto cartilagineo e/o nella concomitante infiammazione sinoviale.
Ma quale può essere la fonte di istamina in corso di artrosi? Sono gli stessi autori dell’articolo a rispondere alla domanda:” Sicuramente l’istamina che arriva in cartilagine viene dal liquido sinoviale che, a sua volta, la riceve dai vicini mastociti sinoviali, attivati in corso di artrosi.”
La tessera che va ora ad aggiungersi al complesso puzzle patogenetico di questa invalidante artropatia è davvero interessante. E non solo perché apre il campo delle indagini ad un mediatore – l’istamina – finora principalmente relegato ai meccanismi delle infiammazioni su base allergica, ma, soprattutto, perché dà incredibile valore a quei razionali di terapia per l’artrosi, impostati sulla modulazione della funzionalità di degranulazione del mastocita sinoviale e, dunque, sul rilascio eccessivo di sostanze ad attività flogistica e condrodegenerativa. Istamina, in primis.