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Artrosi, ma anche artrite

Ricercatori del Dipartimento di Scienze Veterinarie Precliniche dell’Università di Liverpool ribadiscono che l’artrosi ha una doppia faccia: degenerativa da una parte, ed infiammatoria, dall’altra, a causa dell’iperproduzione sinoviale di citochine e neuropeptidi ad azione combinata: condrodegenerativa, flogistica ed algica.
Artrosi, ma anche artrite

Oggi, grazie ad un articolo ancora in press su “The Veterinary Journal”, la faccia infiammatoria dell’artrosi ha assunto una fisionomia ancor più chiara e definita. Un gruppo di ricercatori inglesi puntualizza, infatti, il ruolo chiave dell’infiammazione sinoviale (sinovite) nella genesi delle alterazioni artrosiche.
“La sinovite – si legge – contribuisce alla patogenesi dell’artrosi attraverso la produzione di svariati mediatori catabolici – dalle citochine, ai radicali liberi, alle prostaglandine, ai neuropeptidi – che, oltre ad avviare e sostenere la flogosi endoarticolare, agiscono sulla cartilagine, esaltandone la degradazione e compromettendone il potenziale riparativo.”
È la conferma, dunque, dell’esistenza, accanto alla condrodegenerazione, di quella che, pochi anni prima, l’ortopedico Brian Beale aveva definito “low-grade inflammation”: un’infiammazione, cioè, a bassa intensità che costantemente compare in corso di artrosi, peggiora la condrodegenerazione in atto ed avvia la risposta algica dei tessuti articolari.
Sono gli stessi ricercatori inglesi a sottolineare gli importanti risvolti applicativi legati alla duplice faccia – degenerativa ed infiammatoria – dell’artrosi. “Approcci rivolti esclusivamente a controllare la componente degenerativa della malattia hanno un valore limitato. Serve piuttosto associarli ad altre sostanze in grado di contrastare anche le concomitanti reazioni, infiammatorie, ossidative e neurosensitizzanti.”