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CADESI 3: una nuova scala per l’atopia

Gli esperti dell’”International Task Force on canine atopic dermatitis” validano la terza versione della CADESI (Canine Atopic Dermatitis Extent and Severity Index), ancor più attendibile delle due scale precedenti per valutare la gravità di un’atopia e l’efficacia clinica dei diversi trattamenti.
CADESI 3: una nuova scala per l’atopia

La prima CADESI vede la luce nel 1997, quando Thierry Olivry introduce in dermatologia veterinaria una scala di atopia, basata sul rilievo, in 23 diverse aree corporee, di tre segni cardine (eritema, escoriazioni e lichenificazione), e sulla loro valutazione in base ad un punteggio di gravità, da 0 (normale) a 4 (molto grave).
Giusto a dieci anni di distanza, esce la terza versione della CADESI. “La dermatite atopica – si legge nell’articolo che il panel di esperti dermatologi pubblica nel numero di aprile 2007 di “Veterinary Dermatology” – è una malattia allergico-infiammatoria assai frequente nel cane. In quanto tale, è oggetto di numerosi studi clinici in cui, per capire la portata dei risultati ottenuti, si rende necessaria una rigida standardizzazione dei punteggi di gravità utilizzati.”
La CADESI 3 risponde a questa necessità: aumentati i siti corporei di valutazione dell’atopia (62); aggiunta l’alopecia auto-indotta ai tre precedenti segni cardine di dermatite atopica; estesa la scala di gravità per ogni lesione, da 0 a 5. Gli esperti vi affiancano anche una PVAS (Pruritus Visual Analog Scale), ideata perché il proprietario possa valutare il prurito del proprio animale: totalmente assente (0) o in progressivo peggioramento, fino ad arrivare all’altro estremo della scala (10), dove la sintomatologia pruriginosa è grave e costante.
Olivry e coll. hanno già testato validità, attendibilità e sensibilità della CADESI 3. “Questa scala – si legge nell’articolo – si è rivelata un valido strumento per stabilire la gravità dello stato atopico dei cani da includere negli studi clinici e, dunque, per valutare in modo attendibile i risultati clinici derivanti dai possibili trattamenti.”

Scarica la scheda da http://www.cvm.ncsu.edu/docs/PDFS/CADESI-03.pdf