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Condroitin solfato contro l’artrosi

Il gruppo del famoso reumatologo belga Jean-Yves Reginster raccoglie e commenta in una dettagliata mini-review tutte le evidenze, sperimentali e cliniche, sulle attività anti-artrosiche, sia di tipo strutturale che sintomatico a lungo termine, del condroitin solfato.
Condroitin solfato contro l’artrosi

“Una delle strategie vincenti per prevenire o rallentare l’artrosi e le sue drammatiche conseguenze sta nell’uso del condroitin solfato: naturale costituente della cartilagine articolare; molecola essenziale per garantirne le importanti proprietà strutturali e funzionali; ma anche sostanza a spiccata attività anti-artrosica, stante la mole di evidenze scientifiche che oggi ne sanciscono l’efficacia condroprotettiva.”
Si apre con queste parole l’articolo di Reginster et al, pubblicato su “Mini-Reviews in Medicinal Chemistry” di novembre 2007. Un dettagliato excursus su questa molecola di cui vengono descritte le caratteristiche chimiche e biochimiche, per poi focalizzarsi sulla sua farmacocinetica ed elencarne, infine, le numerose evidenze cliniche nel management dell’artrosi.
Molecola dotata di molteplici attività anti-artrosiche il condroitin solfato, essenzialmente legate a tre attività farmacologiche, ampiamente dimostrate sia “in vivo” che “in vitro”: la stimolazione della sintesi dei proteoglicani, l’inibizione di sostanze capaci di degradare la matrice cartilaginea, l’attività tipicamente infiammatoria ed antiossidante.
Ampiamente dimostrata anche l’efficacia clinica del condroitin solfato: “Somministrato per via orale, il condroitin solfato a basso peso molecolare è in grado di esercitare un’attività anti-artrosica globale, non solo attraverso il ripristino lento e graduale della cartilagine, ma anche tramite un’azione sintomatica a lungo termine che la molecola esercita grazie alla capacità di accumularsi nel tempo in seguito a somministrazioni ripetute.”