Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Aliamidi in sinovia

Valutate le aliamidi, Palmitoiletanolamide (PEA) in particolare, nella membrana sinoviale e nel e liquido sinoviale di pazienti affetti da artrosi del ginocchio.
Aliamidi in sinovia

La ricerca ha coinvolto farmacologi, ortopedici e neurologi dell’Università di Nottingham (UK), con il fine di caratterizzare il sistema degli endocannabinoidi nell’articolazione del ginocchio sia di pazienti affetti da artrosi di grado avanzato o da artrite reumatoide, sia di soggetti sani, utilizzati come controllo.
I risultati, pubblicati nell’articolo di aprile 2008 di “Arthritis Research Therapy”, dimostrano la presenza di PEA, e dei recettori che ne mediano il meccanismo d’azione, sia a livello di campioni bioptici di tessuto sinoviale che di liquido sinoviale stesso.
Nel liquido sinoviale, in particolare, la PEA è presente in quantità assai significative (1500 pmol/g) nei soggetti sani di controllo, per diminuire poi drasticamente nei pazienti affetti sia da artrosi che da artrite reumatoide. A significare, commentano gli autori dell’articolo, che è presumibilmente la diminuzione dei livelli di PEA a contribuire alla progressione del processo infiammatorio e degenerativo a livello articolare.
Un andamento, questo, che, oltre ad essere diverso da quello degli altri endocannabinoidi indagati nello studio, è una conferma del ruolo protettivo che la molecola capostipite delle aliamidi è in grado di esercitare anche a livello articolare.
Ma è anche una conferma della bontà d’uso delle aliamidi nella malattia artrosica, dato che, se presenti in adeguate quantità, agiscono da regolatori endogeni dell’omeostasi del microambiente articolare e, dunque, contribuiscono a contrastare l’infiammazione e la degenerazione in atto.