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Swedencare

I “Golden Years” del pet anziano

“Quattro Zampe” pubblica un dossier sull’età d’oro di cani e gatti, dando utili consigli al proprietario per aiutare i nostri amici a 4 zampe ad invecchiare con successo.
I “Golden Years” del pet anziano

Una trentina di pagine tutte dedicate all’”anziano”, nella consapevolezza che “la cosiddetta terza età è un periodo delicato e particolare, non solo per l’uomo, ma anche per i nostri amici cani e gatti…Come aiutarli, quindi, ad affrontare al meglio questa stagione della vita? Quali accorgimenti adottare? Quali cure, alimenti e stili di vita per i nostri animali dal muso imbiancato dagli anni?”
Sono queste alcune delle domande a cui trovare una risposta pratica leggendo la trentina di pagine del dossier che “Quattro Zampe” del mese di ottobre dedica al pet anziano.
“Di solito – scrive la giornalista Mariapaola Salmi – i proprietari sono talmente abituati alla rassicurante presenza del proprio animale, da non accorgersi quasi che qualcosa sta cambiando…Sul muso i peli cominciano ad imbiancare…si concede qualche pennichella in più…il mantello perde lucentezza…si stanca e si stressa più facilmente.” Sono questi i primi sottili “campanelli d’allarme” che devono indurre il proprietario a raddoppiare cure ed attenzioni nei suoi confronti, mettendo in atto una vera e propria strategia anti-aging a più livelli: dai check up completi che i geriatri veterinari consigliano di effettuare almeno due volte l’anno; ad un’assistenza tutta speciale fatta non solo di tante “coccole”, ma anche di diete e toelettature particolari, come di una scrupolosa osservanza delle terapie prescritte.
Attenzioni particolari anche al gatto che invecchia. “Per il micio – si legge – l’arrivo della terza età significa cambiare stile di vita…Rinuncia spesso al gioco, sonnecchia tutto il giorno, lascia il cibo nella ciotola e, se preso in braccio, soffia e si divincola.”
Come curarlo al meglio? La parola magica è sempre la stessa: prevenzione. L’arrivo della vecchiaia predispone il nostro amico a tante malattie che coinvolgono tutti gli apparati. Compreso il cervello, che, si sa, con la vecchiaia si modifica, si irrigidisce, e può andare incontro a veri e propri disturbi del comportamento, della memoria e dell’apprendimento, molto simili a quelli che affliggono gli anziani colpiti da demenze di tipo Alzheimer.
Un paziente fragile, il pet anziano, che richiede cura, attenzione, senso di responsabilità, ma che sicuramente ci ripaga con un amore profondo e disinteressato, che può aiutare anche noi a trascorrere in serenità gli anni d’oro della nostra vita.