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Il BOA a Genova

Durante un seminario SCIVAC sulle patologie provocate da stress, alimentazione e ambiente nel cane e nel gatto, si è parlato anche di BOA (Breed-oriented Orthopaedic Approach), per la diagnosi delle malattie ortopediche nel cane.
Il BOA a Genova

A discutere dell’argomento “BOA”, sabato 15 novembre 2008 a Genova, in concomitanza con il meeting annuale dell’Allevamento Cinofilo Italiano e la ProPlan Cup 2008, è stato Bruno Peirone.
“Una branca ostica della Medicina Veterinaria”. Così Peirone ha definito l’Ortopedia, rintracciando la ragione di tale affermazione nella numerosità delle malattie osteo-articolari che affliggono il cane, caratterizzate il più delle volte da “segni clinici spesso sovrapponibili e raramente patognomonici”. Una caratteristica che ha sempre reso impervio il cammino diagnostico del medico veterinario, diviso tra soggettività dei riscontri anamnestici e clinici, e valutazioni strumentali, a volte troppo costose, non indispensabili ed inadeguate alla valutazione complessiva del paziente.
Che fare? Nella ricerca del “miglior metodo” per diagnosticare precocemente una patologia, e poter offrire tempestivamente una soluzione terapeutica, ha trovato spazio di rilievo il BOA.
Peirone ha ripercorso la storia e le caratteristiche di questo particolare approccio ortopedico: dalla sua nascita (nel 2001, a Milano, in occasione di un simposio internazionale sull’artrosi del cane); ai suoi “pionieri”, quei 3 noti ortopedici italiani (Carlo Maria Mortellaro, Massimo Petazzoni, Aldo Vezzoni) che hanno per primi teorizzato ed applicato la diagnosi BOA, basata sulla correlazione reciproca tra razze di cani, da una parte, e malattie osteoarticolari, dall’altra; ai vantaggi, tra cui una diagnostica differenziale accelerata, ed una riduzione dei tempi e dei costi necessari per transitare dal sospetto diagnostico alla diagnosi definitiva.
Per arrivare ai giorni nostri, con la realizzazione dell’Atlante BOA, “vero strumento che consente l’applicazione di questo approccio diagnostico nella pratica veterinaria ambulatoriale, sia di base che specialistica.”