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Il BOA® in Dermatologia

Il "Breed Oriented Approach" (Approccio Orientato alla Razza), meglio conosciuto con l'acronimo BOA®, è una metodologia diagnostica utile anche in Dermatologia Veterinaria, per orientarsi più rapidamente nel complesso mondo delle allergie del cane e del gatto.
Il BOA® in Dermatologia

Peter Ihrke – dermatologo di fama internazionale dell’Università di Davis (California) – ha presentato al congresso annuale della WSAVA (World Small Animal Veterinary Association), svoltosi nell’agosto scorso a Sydney (Australia), un’interessante comunicazione dal titolo: “Come distinguere tra loro le allergie?”. In pratica, un vero e proprio “BOA®” (Breed-Oriented Approach), secondo un termine, già utilizzato in campo ortopedico, e nato per designare “quella metodologia diagnostica basata sulla distribuzione preferenziale di talune patologie all’interno di una specifica razza di cane o gatto, e tale da consentire di operare secondo delle priorità, fino ad ottenere elementi sufficienti a porre un circostanziato sospetto diagnostico.”
Dopo aver premesso che “le più comuni malattie allergiche nel cane e nel gatto sono l’allergia alle pulci, la dermatite atopica e quella alimentare”, Ihrke individua un dettagliato elenco di razze a specifico “rischio dermatologico”. Nel cane, ad esempio, l’atopia colpisce con più frequenza i Retriever, i Dalmati e gli Spaniel mentre, tra le razze di piccola taglia, sono i Terrier i cani più a rischio. Boxer, Pastore tedesco, Schnauzer e bassotto sono, invece, annoverati tra le razze più colpite da allergie alimentari, mentre, tra i gatti, è il Siamese ad essere particolarmente esposto alle intolleranze agli alimenti.
E molte altre ancora sono le razze citate dal noto dermatologo che, per districarsi tra le varie sindromi allergiche, consiglia comunque di affidarsi, oltre alla predilezione di razza, ad una combinazione di più parametri: l’età di comparsa dell’allergia (l’allergia alle pulci, ad esempio, compare solitamente nel cane dopo i 6 mesi di età, mentre l’atopia lo colpisce preferenzialmente tra 1 e 3 anni); il tipo di esordio (graduale ed insidioso per la dermatite atopica e l’allergia alimentare; acuto per l’allergia alle pulci); l’eventuale stagionalità (assente, ad esempio, nell’allergia alimentare); la localizzazione e la tipologia delle lesioni dermatologiche primarie, diverse nelle tre maggiori allergie e tra cane e gatto.

Ihrke PJ. Distinguishing between allergies. Proceedings WSAVA Congress, 19-23 august 2007 http://www.ivis.org/proceedings/wsava/2007/toc.asp