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Mastociti e aliamidi nel cane atopico

Presentati al meeting annuale dei Patologi Veterinari europei i dati sul coinvolgimento dei mastociti nella dermatite atopica del cane, e sul concomitante aumento dei livelli di palmitoiletanolamide (PEA o Palmidrol).
Mastociti e aliamidi nel cane atopico

Dal 17 al 21 settembre 2008, si è svolto a Dubrovnik (Croazia) il 26mo meeting annuale dell’ESVP (European Society of Veterinary Pathology). Nella sessione “poster”, sono state presentate le ricerche effettuate congiuntamente, con il supporto di Innovet, dall’”Endocannabinoid Research Group” del CNR di Pozzuoli, da Francesca Abramo (Dipartimento di Patologia Animale, Università di Pisa) e da Francesco Albanese (LP, Napoli).
Obiettivi delle ricerche: indagare le variazioni di numero e di funzionalità dei mastociti in corso di atopia; e valutare i livelli cutanei di PEA rispetto a quelli riscontrati in cani con cute sana.
Questi in sintesi i risultati, ottenuti con l’analisi delle biopsie provenienti da 10 cani di proprietà, di cui 5 sani e 5 con diagnosi di dermatite atopica:
– i mastociti presenti nel derma subepidermico e nelle aree perifollicolari sono significativamente aumentati nella cute atopica rispetto alla sana;
– il contenuto citoplasmatico granulare dei mastociti presenti nelle aree perifollicolari diminuisce nell’atopico rispetto al sano, quale prova indiretta dell’aumentata degranulazione di queste cellule in corso di atopia;
– a fronte di una riduzione del contenuto lipidico totale nei cani atopici rispetto ai sani, la PEA aumenta più di 30 volte nella cute lesionata rispetto a quella di controllo, andando incontro all’incremento più significativo tra i vari endocannabinoidi testati.
Molti, dunque, i motivi di interesse intorno a queste ricerche. Innanzitutto, rappresentano la prima dimostrazione dell’iperproduzione di PEA nella cute di cane affetto da atopia, secondo un meccanismo di controllo endogeno del danno proprio delle aliamidi. In secondo luogo, si tratta della dimostrazione del coinvolgimento diretto dei mastociti nell’allergia cutanea del cane: capaci cioè di aumentare di numero, ma, soprattutto, di degranulare massivamente mediatori, a loro volta implicati nella genesi dell’infiammazione e del prurito, tipici della dermatite atopica del piccolo animale.