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EBVM: se n’è discusso a Bologna

A Bologna, un convegno organizzato dalla Facoltà, con il patrocinio di SCIVAC, discute di EBVM (Evidence-based Veterinary Medicine) e della sua importanza nella realtà clinica attuale.
EBVM: se n’è discusso a Bologna

In medicina, sia umana che veterinaria, esistono tante “zone grigie” nella pratica clinica, tanti argomenti sui quali i medici sono incerti e sui quali non sono in grado di fornire ai pazienti risposte sicure ed univoche. La medicina basata sulle evidenze (EBM) si occupa proprio di questo: integrare le migliori evidenze derivanti dalla ricerca con l’esperienza clinica e l’impatto sui pazienti. La definizione è di Mark Holmes (Università di Cambridge), che sabato 14 marzo 2009 ha aperto, nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, il primo convegno italiano dedicato all’EBM ed alle sue applicazioni in medicina veterinaria. Alla settantina di partecipanti al seminario – organizzato congiuntamente dalla Facoltà, dal “Centro Cochrane Italiano” e da SCIVAC – Holmes ha spiegato i principi fondamentali di questa innovativa metodologia di indagine, che consente il trasferimento dei risultati della ricerca nella pratica clinica. A partire dalla classica “piramide” EBM, e dalla gerarchia delle evidenze ivi considerate: dalle più “deboli” (es. opinioni degli esperti, studi descrittivi, estrapolazioni di evidenze umane), alle più “forti”, come gli studi clinici controllati, le metanalisi e le revisioni sistematiche. A seguire, hanno preso la parola numerosi esperti che hanno illustrato una medicina basata su prove di efficacia in settori di primario interesse per il medico veterinario: la Leishmaniosi canina (Ferrer e Gradoni), l’insufficienza renale del cane (Zatelli), la dermatite atopica canina (Foster). In chiusura, Lluis Ferrer ( Università di Barcellona) ha focalizzato i futuri target dell’EBM in medicina veterinaria: diffondere il concetto di medicina basata sulle evidenze, coinvolgendo anche i generalisti; incoraggiare studi clinici di qualità. E ne ha altresì decretato i campi cui dare la priorità nell’immediato futuro. Tra questi, il settore dei nutraceutici, quello delle malattie degenerative articolari, i metodi diagnostici e le malattie di pertinenza veterinaria che impattano sulla salute dell’uomo (zoonosi).

Consulta il programma del convegno
http://www.vet.unibo.it/NR/rdonlyres/0D14C08C-B5C0-45A1-AC27…