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Fisioterapia d’avanguardia

La fisioterapia si delinea sempre più come utile supporto conservativo per displasia di anca e di gomito, e valido aiuto per politraumatizzati e lungodegenti.
Fisioterapia d’avanguardia

Non è esagerato dire che la fisioterapia veterinaria ha veramente bruciato le tappe nel delinearsi, in tempi relativamente rapidi, come uno dei campi emergenti di maggior interesse nel settore veterinario. “Avvalendosi di tutte le tecniche comunemente utilizzate in Medicina umana, la fisioterapia veterinaria non è più considerata una semplice alternativa all’intervento chirurgico o alla terapia medica routinaria, quanto piuttosto una parte complementare e fondamentale per un buon successo terapeutico.” Le parole sono di Ludovica Dragone che, in qualità di Coordinatore del Gruppo di Studio SCIVAC, ha organizzato l’incontro di Cremona, proprio con l’obiettivo di “fare chiarezza su come la fisioterapia possa talora essere utilizzata come terapia alternativa, per scelta o “per esclusione”, alle più consuete terapie chirurgiche e/o farmacologiche”. Dragone si è concentrata, in particolar modo, sulle tecniche fisioterapiche da utilizzare in pazienti affetti da displasia dell’anca. Francesca Cazzola (Torino) ha parlato, invece, di fisioterapia applicata alla displasia del gomito; ed infine Andrea Martinoli (Milano) ha preso in considerazione il recupero e la riabilitazione nei politraumatizzati e lungodegenti. Molte le attività benefiche che sono emerse dall’impiego della fisioterapia riabilitativa: dagli effetti analgesici, conseguenti ad esempio all’applicazione del freddo (crioterapia), alla diatermia e all’elettrostimolazione; all’azione miorilassante di termoterapia ed ultrasuoni; fino alle tecniche manuali (es. esercizi attivi e passivi) che mobilizzano in maniera mirata le articolazioni, favorendo il lavoro di gruppi muscolari specifici.