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Innovet sul tetto d’Africa

La bandiera Innovet sventola sul Kilimangiaro. Merito di Indrek Tammamagi di MaxxPharma.
Innovet sul tetto d’Africa

La sua cima raggiunge i 5895 metri ed è il più grande vulcano spento del pianeta. Questo è il Kilimangiaro che, oltre ad essere una tra le sette più alte vette della terra, ha anche la particolarità di non appartenere a una catena montagnosa, ma di essere una singola cima disposta proprio nel bel mezzo del continente africano: a 205 miglia a sud dell’equatore tra la Tanzania e il Kenya, unico punto in Africa dove la neve è ancora perenne e si formano ghiacciai.
Approfittando della stagione più favorevole (quella tra gennaio e febbraio, con poche e brevi probabilità di pioggia), una spedizione di sette persone ha affrontato la scalata del Kilimangiaro, la cui vetta era già stata raggiunta da Reinhold Messner nel 1978. A guidare la comitiva, Indrek Tammamagi di Maxx Pharma, l’azienda con sede a Tallinn (Estonia), con cui Innovet ha siglato un accordo di distribuzione dei suoi prodotti nei Paesi baltici.
La scalata dei 5895 metri del Kilimangiaro era iniziata ai primi di febbraio. Dopo una quindicina di giorni, la spedizione ha raggiunto la cima, facendo sventolare sulla vetta più alta dell’Africa la bandiera Innovet.
Al di là dell’impresa, che questo manipolo di appassionati di trekking di alta montagna è riuscito a portare brillantemente a termine, vi è tutto il significato simbolico dell’immagine del logo Innovet issato sulla montagna considerata l’emblema del continente africano. Un significato di sforzo, di sacrificio, con il fine di ottenere il massimo dal proprio impegno, ma, nel contempo, con la consapevolezza che, raggiunta la vetta, “non c’è ancora sosta per noi, ma strada, ancora strada, e…il cammino è sempre da ricominciare.” (Eugenio Montale)