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Artrosi: malattia dell’età pediatrica

Fresco di stampa “Small Animal Pediatrics”, edizione 2011: un libro dedicato alle malattie dei primi 12 mesi di vita del cucciolo. Artrosi compresa.
Artrosi: malattia dell’età pediatrica

Cani e gatti in età neonatale e pediatrica non devono essere considerati degli “adulti piccoli”; devono invece essere valutati e gestiti in rapporto alle loro caratteristiche anatomo-fisiologiche, piuttosto che alle loro peculiarietà metaboliche e farmacodinamiche. È questo il motivo per cui anche in Medicina Veterinaria la “Pediatria” sta emergendo come branca specialistica, cui riservare la dovuta attenzione, con l’obiettivo di aumentare il livello di conoscenza delle malattie più frequenti in questa fascia di età e, soprattutto, la loro corretta gestione.
“Small Animal Pediatrics”, curato dalla “Oregon State University” ed edito dal colosso “Elsevier” si propone proprio a questo: inquadrare i primi dodici mesi di vita del piccolo animale, orientando il lettore verso l’approccio clinico corretto alle più frequenti condizioni dell’età pediatrica e neonatale.
Tra queste, anche l’artrosi che, come si legge nel capitolo dedicato alle malattie del sistema muscolo-scheletrico, è la conseguenza obbligata di tutte le DOD (Developmental orthopedic disease) che colpiscono le articolazioni del cane in crescita, con una diversa predisposizione francamente legata all’appartenenza di razza.
Il capitolo, scritto da noti ortopedici americani come Gert Breur, Rory Todhunter e Sean McDonough, punta il dito su specifiche patologie artritogene, tipiche del cucciolo: dall’osteocondrosi della spalla; alle varie forme di displasia del gomito; alla necrosi asettica della testa del femore; alla displasia dell’anca; alle patologie del ginocchio, come l’osteocondrite dissecante (OCD) del condilo femorale e la lussazione della rotula, e del tarso (OCD).
Insomma, un ventaglio davvero composito di artropatie che, come si legge nel manuale, interessano il 35% dei cani di età inferiore all’anno e che, proprie per le invalidanti conseguenze ed i dolorosi strascichi anche nell’età adulta, obbligano a studiare strategie più di prevenzione che di cura.