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Dolore da cistite nel gatto

È il coinvolgimento congiunto di tessuto locale (urotelio), neuroni e cellule gliali a scatenare nel gatto il dolore cronico da cistite. Se ne parla su “Neurourology and Urodynamics”.
Dolore da cistite nel gatto

A detta dei ricercatori dell’Università di Pittsburgh (Pennsylvania), il dolore cronico da cistite nel gatto non è un fatto esclusivamente nervoso. Alla genesi delle anomalie nervose scatenanti i pesanti disturbi da cistite, concorrerebbero molti elementi locali non neuronali: primo fra tutti, l’epitelio vescicale o urotelio.
Confrontando gatti sani e con diagnosi di FIC (cistite interstiziale felina) spontanea, i ricercatori hanno, infatti, dimostrato che, lungi dall’essere una semplice barriera che si oppone passivamente all’ingresso di ioni o soluti, l’urotelio risponde alla flogosi locale, iper-producendo uno dei neuromediatori maggiormente coinvolti nei processi di sensitizzazione nervosa: il fattore di crescita nervoso o Nerve Growth Factor (NGF).
Secreto in quantità più che raddoppiate da cellule epiteliali, mastociti vescicali ed elementi muscolari, NGF si rende altresì responsabile di altre importanti alterazioni nervose, come l’ipertrofia dei neuroni dei gangli delle radici dorsali, a loro volta supportati, nella trasmissione centrale dello stimolo doloroso, da un aumento di attività di altre cellule nervose – quelle gliali – che ricevono input dagli organi del pavimento pelvico.
Le ricadute applicative di queste ricerche nel campo specifico del controllo del dolore pelvico cronico di pertinenza veterinaria sono sicuramente molto interessanti. Una di queste indirizza verso la down-modulazione dei mastociti vescicali, come approccio per ridurre il rilascio di fattori, NGF compreso, il cui diretto coinvolgimento nell’infiammazione e nella trasmissione centrale del dolore pelvico è oggi pienamente accertato anche nel piccolo animale.