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Displasia dell’anca: primo corso FSA in Sicilia

La barocca Ragusa ha fatto da sfondo al primo corso organizzato in Sicilia dalla Fondazione Salute Animale (FSA) sul controllo e la prevenzione delle displasie dell’anca e del gomito del cane.
Displasia dell’anca: primo corso FSA in Sicilia

Il controllo e la prevenzione di malattie come la displasia dell’anca e del gomito vengono sempre più richieste ai medici veterinari per un’aumentata consapevolezza, da parte di allevatori e proprietari di cani, dell’importanza di una selezione riproduttiva finalizzata anche alla salute ed al benessere. È questo il presupposto su cui FSA fonda l’organizzazione di corsi, spalmati in tutta Italia, con l’obiettivo di aumentare le conoscenze dei medici veterinari su queste frequenti malattie scheletriche ereditarie del cane, fornendo nel contempo le competenze specifiche per potersi adeguatamente inserire nel programma combinato di prevenzione e cura.
Il corso FSA, tenutosi nella “città dei ponti” da venerdì 1 luglio a domenica 3 luglio, è stato il primo organizzato in Sicilia , proprio con questo obiettivo: fornire ai 45 veterinari provenienti da tutte le regioni del Sud gli strumenti conoscitivi e pratici per una diagnosi certificata di displasia, dell’anca e del gomito. Aldo Vezzoni e Federica Rossi si sono pertanto suddivisi gli argomenti, spaziando dalla spiegazione dei criteri classificativi delle displasie, piuttosto che dei numerosi meccanismi eziopatogenetici sottostanti a queste affezioni ortopediche dello sviluppo. Per arrivare alla diagnosi clinica e all’interpretazione radiografica dei gradi di displasia; ai metodi di posizionamento radiografico corretto del cane, piuttosto che ai sistemi di valutazione precoce dei soggetti in crescita.
Il Corso ha provveduto anche ad illustrare agli entusiasti partecipanti il protocollo FSA-ENCI per il controllo delle displasie di anca e gomito, nonché quello per la certificazione della lussazione della rotula e della necrosi asettica della testa del femore.
Esercitazioni pratiche, anche individuali, hanno infine consentito di approfondire l’interpretazione radiografica delle displasie, oltre che mettere alla prova i partecipanti sulle modalità di palpazione e di manipolazione degli arti, finalizzate a rilevare la presenza della dislocazione rotulea e, se presente, a stabilirne il grado.

Maggiori info su http://www.fondazionesaluteanimale.it/