Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

PEA per il gatto allergico

La palmitoiletanolamide (PEA/Palmidrol) è un’opzione innovativa e sicura per gatti affetti da malattie eosinofiliche cutanee. Parola di Aiden Foster.
PEA per il gatto allergico

Al seminario avanzato sulle allergie cutanee del cane e del gatto, organizzato a Cremona dalla Società Italiana di Dermatologia Veterinaria (SIDEV), si è parlato anche di palmitoiletanolamide (PEA/Palmidrol), l’aliamide fiore all’occhiello della ricerca Innovet in dermatologia veterinaria. A discutere di PEA è stato nientemeno che Aiden Foster, dermatologo di fama internazionale, nonché redattore capo di “Veterinary Dermatology”, unica rivista referata in questo specifico settore.
Foster ha chiaramente detto che in Italia siamo davvero fortunati ad avere a disposizione “integratori” a base di un “modulatore della degranulazione mastocitaria” (leggi PEA/Palmidrol), dotato di una reale efficacia clinica. Le prove? Foster parla del gatto, citando in particolare lo studio clinico pilota, condotto dal gruppo di Chiara Noli e pubblicato proprio su “Veterinary Dermatology” [vedi BiblioVet alle schede Codd. 6247 e 6248]. Lo studio dimostra infatti i significativi miglioramenti ottenuti, dopo trenta giorni di somministrazione orale di PEA, sui segni e le lesioni di gatti affetti da placca eosinofilica e granuloma eosinofilico.
Le parole di Foster rappresentano un importante riconoscimento ufficiale della validità del capostipite delle aliamidi nell’allergia cutanea del piccolo animale. Una molecola, la PEA, che al profilo di sostanza sicura coniuga la capacità di regolare uno dei principali meccanismi coinvolti nel prurito e nell’infiammazione allergica, qual è appunto l’esagerata degranulazione dei mastociti residenti nella cute. Ed è proprio il binomio “sicurezza ed efficacia” che fa di questa aliamide uno strumento importante nella gestione del cane e del gatto allergico.