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Negli USA la PEA per le malattie renali

Grazie ad un accordo Italo/Americano la PEA verrà presto lanciata negli USA per le malattie croniche del rene. Ne dà notizia “The Wall Street Journal”.
Negli USA la PEA per le malattie renali

Con questo accordo, siglato con Epitech Group, consociata di Innovet, la statunitense Prismic Pharmaceuticals acquisisce la licenza d’uso della PEA in tutti i paesi del mondo (ad eccezione di Italia e Spagna), per ridurre il rischio di progressione delle malattie renali croniche, nefropatia diabetica compresa, nel settore umano.
È l’ultimo tassello di un percorso di Ricerca tutta italiana che il gruppo Epitech/Innovet porta avanti congiuntamente, con costanza e passione, da più di un ventennio. L’obiettivo condiviso è quello di restituire al mercato, sotto forma di strumenti terapeutici sempre più efficaci, sicuri e innovativi, i benefici derivanti da un aumento di Conoscenza e Cultura nel settore delle Scienze biomediche.
Un lungo cammino, iniziato grazie alla scoperta del premio Nobel Rita Levi Montalcini di quel sofisticato meccanismo di modulazione biologica fisiologicamente attivato dai tessuti in risposta ad insulti di varia natura, e battezzato dallo stesso Premio Nobel con l’acronimo ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism). Proseguito poi con l’identificazione e la caratterizzazione funzionale delle aliamidi: bioregolatori lipidici prodotti “su richiesta” dai tessuti, e capaci, con meccanismi condivisi anche da altri composti endogeni analoghi alla Cannabis (endocannabinoidi), di lenire “secondo Natura” infiammazione, prurito e dolore.
Le aliamidi, PEA in testa, hanno negli ultimi anni polarizzato l’interesse della Ricerca internazionale. È così che si è dimostrata la capacità della PEA di riportare a norma la funzione di cellule (i mastociti) implicate, quando esageratamente attivate, nelle risposte dolorose e neuroinfiammatorie dei tessuti. Ed è sempre grazie a questo impegno in Ricerca, sia di base che applicata, che si sono dimostrati gli effetti antinfiammatori e antalgici della somministrazione orale di PEA in un ventaglio differenziato di condizioni patologiche, afferenti a varie branche specialistiche della medicina veterinaria: dalla Dermatologia, all’Ortopedia, Gastroenterologia e Urologia. Fino ad arrivare allo sviluppo di forme di PEA, cosiddette micronizzate e ultra-micronizzate, che, rispetto alla PEA “naturale”, godono di caratteristiche chimico-fisiche diverse e migliori, e di una più elevata attività biologica.
Una volta tanto una storia di Ricerca italiana d’eccellenza che, grazie all’importanza della scoperta ed alla potenzialità del mercato a cui si rivolge, oggi approda negli States con interessanti e promettenti aspettative.

Leggi il Press Release di “Wall Street Journal”
http://online.wsj.com/article/PR-CO-20130613-905770.html