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Salute orale del cane e del gatto: sfatiamo i falsi miti

Il noto quotidiano on line “Huffington Post” allerta su falsi miti e credenze errate che possono compromettere la salute orale dei nostri amici a quattro zampe.
Salute orale del cane e del gatto: sfatiamo i falsi miti

Febbraio, il mese della salute orale di cani e gatti, contamina anche le pagine virtuali di uno dei più famosi quotidiani online americani. Tanto che il blog di “Huffpost ” dedica spazio ai sette miti da sfatare nel settore dell’igiene e della salute orale del piccolo animale.
A elencarli è un medico veterinario di Chicago (Donna Solomon) che inizia la sua lista di proscrizione con la prima idea sbagliata da smantellare: quella, cioè, che, specie per il gatto, sia meglio una dieta secca invece che umida. Essendo carnivori, i gatti hanno la tendenza ad ingurgitare le “crocchette” intere, bypassando quell’azione di abrasione, utile ad allontanare meccanicamente il continuo accumulo della placca.
Altrettanto pericoloso è il mito che “le ossa animali servono alla salute orale”. Si tratta in realtà di ossa molto dure, che non hanno altro effetto che quello di aumentare la probabilità di fratture dentali.
Il terzo mito da sfatare è che tutti i denti fratturati devono essere estratti. Falso: se la polpa dentaria non è esposta, il dente si può salvare.
E arriviamo al quarto mito: bicarbonato di sodio e dentifricio per bocche umane possono essere tranquillamente utilizzati per spazzolare i denti di cani e gatti. Assolutamente falso: per l’igiene orale del piccolo animale sono utili e sicuri solo prodotti specifici e appositamente formulati in base alle caratteristiche del loro cavo orale.
Assolutamente falsa anche la quinta diffusa credenza: l’anestesia non è necessaria per un’ispezione completa del cavo orale. Il 70% delle patologie orali si sviluppa e progredisce “sotto le gengive”, e una valutazione orale completa non può prescindere da una radiografia di tutta la bocca. Motivi invalicabili, che rendono necessaria la sedazione in fase di valutazione odontoiatrica, ovviamente con l’adozione di tutte le misure di sicurezza pre- e post-operatorie.
Da smantellare anche i restanti due miti, quello cioè che considera il cane una potenziale fonte di “mal di gola” per bambini e uomini e, ultimo, quello che afferma che cani e gatti con dolore al cavo orale non mangiano. Puntualizziamo. La bocca di cani e gatti non è una riserva di streptococchi di gruppo A, batteri chiamati in causa nelle faringiti umane. E l’istinto di sopravvivenza dei nostri animali da compagnia è, nonostante l’addomesticamento, ancora talmente forte da spingerli a continuare a mangiare anche in presenza di dolori insopportabili, come ad esempio quelli legati a fratture mandibolari o ascessi dentari.

Leggi l’articolo di “Huffington Post”:
http://www.huffingtonpost.com/donna-solomon-dvm/seven-dental…