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Cistite del gatto: un male condiviso con la donna

Un nuovo studio identifica un’ulteriore somiglianza tra la cistite del gatto e quella della donna: le alterazioni a carico del rivestimento mucoso (urotelio) della vescica.
Cistite del gatto: un male condiviso con la donna

Sono costanti le segnalazioni scientifiche che dimostrano le profonde similitudini che legano la cistite idiopatica felina con quella della donna. Somiglianze sul piano clinico (dolore e disturbi minzionali), ma soprattutto sul piano eziopatogenetico, stante la condivisione dei meccanismi (es. degranulazione mastocitaria) che sia nella donna che nel gatto sostengono e cronicizzano l’infiammazione e la sofferenza vescicale. Un team di ricerca composto da urologi umani e veterinari indaga ora le modifiche a carico di quel sottile straterello mucoso che riveste la vescica (urotelio), e che svolge un ruolo essenziale nella regolazione della corretta permeabilità vescicale e, dunque, nella protezione dell’ambiente interno di quest’organo. Applicando tecniche immunoistochimiche a biopsie provenienti da gatti sia sani che affetti da cistite, i ricercatori evidenziano infatti chiare anomalie a carico della componente proteica dell’urotelio. In particolare, l’89% dei gatti con cistite manifesta pesanti anomalie a carico dei glicosaminoglicani (GAG), molecole fondamentali per garantire la corretta funzionalità della barriera vescicale e, se carenti, responsabili di gravi lesioni uroteliali, con conseguenti alterazioni della minzione, dolore e bruciore. Si tratta di alterazioni, scrivono i ricercatori, perfettamente sovrapponibili a quelle riscontrate nelle donne con cistite. Lo studio ha dunque il merito di aggiungere un altro tassello al puzzle di evidenze che legano la cistite idiopatica del gatto a quella della donna. Indirettamente, ribadisce anche come la cistite sia una delle problematiche cliniche che dallo studio comparato di uomo ed animale da compagnia può trarre importanti e reciproci avanzamenti, sia nel campo della diagnosi che della cura. Leggi il riassunto di PubMed in: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25636658