Gatti: anche troppo magri non fa bene

L’indagine conoscitiva, condotta sul bacino di utenza del Banfield Pet Hospitals, fornisce una prova tangibile di quanto la perdita di peso possa, al pari dell’eccesso di peso, essere di per sé nociva per la salute del gatto.

Nell’arco di un anno, dei 500.000 gatti visitati dalla rete di cliniche veterinarie americane, l’8,9% risultava infatti sottopeso, e di questi la maggior parte era affetta da ipertiroidismo e malattia renale cronica (CKD).  

Un peso inferiore ai valori ideali – si legge nell’infografica Banfield – apre la strada a tante patologie. Tant’è che, rispetto ai normopeso, è stato calcolato che i gatti in sottopeso sono 11 volte più predisposti alla CKD, 20 volte di più all’ipertiroidismo, 3 volte di più al diabete e 4 all’artrosi.

Per la CKD, in particolare, il sottopeso è un rischio davvero un rischio importante. Il 53% dei gatti con problemi renali è infatti risultata con peso inferiore alla norma: fattore che, se non opportunamente contrastato, accelera la progressione del danno renale e compromette la sopravvivenza stessa dell’animale.

Interessante infine la correlazione che l’indagine Banfield evidenzia tra sottopeso e artrosi, tanto da riportare che più del 32% dei gatti con questa diagnosi risultava distante dal peso ideale.

A nostra conoscenza, è la prima volta che, a differenza di tutto quello che si sa in merito al nesso causale tra artrosi e sovrappeso o franca obesità, si fa riferimento al sottopeso come fattore di rischio artrosico nel gatto.

Volendo ricercare una spiegazione, si possono invocare disequilibri metabolici ed infiammatori, che aprono la strada a degenerazioni di stampo artrosico. Ma si può anche pensare ad una fragilità articolare che, in funzione delle scarse condizioni generali, espone a traumi e fratture, fonte di artrosi.

Saito M, Kleinhenz S. Comorbidities in underweight cats. Veterinary Focus 2017; 27(2): 47-48