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La vita del gatto dentro e fuori casa

L’Associazione americana dei veterinari di Medicina felina descrive i rischi e i benefici connessi ai diversi stili di vita del gatto: dentro e fuori casa.
La vita del gatto dentro e fuori casa

L’invenzione della lettiera, datata 1947, ha rappresentato per il gatto una rivoluzione vera e propria, consentendogli di accedere finalmente al caldo e alle comodità di una casa e di rimanervi anche per tutta la vita. Oggi, i gatti che hanno un regime di vita “indoor” (cioè sempre dentro casa) sono forse più numerosi di quelli che vivono all’aperto (outdoor) o che fanno la spola tra dentro e fuori le pareti domestiche (indoor/outdoor).

 

L’Associazione americana dei veterinari di Medicina Felina (AAFP, American Association of Feline Practitioners) analizza sulla sua rivista ufficiale i rischi e benefici di questi diversi stili di vita del gatto, mettendo medici veterinari e proprietari nella condizione di ottimizzare l’opzione prescelta, anche in base all’indole e al temperamento del felino di casa.

 

Tra i benefici di una vita rigorosamente dentro casa, il minor rischio di incidenti, maltrattamenti ed avvelenamenti; il riparo da temperature estreme, sia calde che fredde; la ridotta esposizione ad agenti parassitari ed infettivi.” Altrettanti però sono i rischi che il gatto corre trascorrendo le sue giornate sempre dentro casa. Si va dalle ripercussioni comportamentali, legate all’impossibilità del gatto di esprimere appieno i suoi innati tratti di predatore (es. caccia); alla mancanza di attività fisica e ai rischi sanitari ad essa correlati (obesità); alla comparsa di malattie (es. cistite, IBD) legate allo stress e alla noia della vita rigorosamente indoor.

 

Rischi e benefici accompagnano anche la vita del gatto all’aria aperta. Tra i rischi, l’alta esposizione a traumi e avvelenamenti. Ma tra i benefici, la possibilità di dare correttamente sfogo alle proprie caratteristiche etologiche e comportamentali.

 

L’AAFP sottolinea comunque che per entrambi gli stili di vita si può trovare la soluzione ottimale. “Se il nostro gatto vive sempre in casa, adoperiamoci ad arricchire adeguatamente il suo ambiente, suddividendo le aree del suo territorio e giocando sulle altezze per potenziare gli stimoli di caccia e gioco.” Se è invece un gatto che non sopporta di restare al chiuso, rendiamo più sicure le sue escursioni, creando magari ambienti esterni sufficientemente grandi, ma rigorosamente recintati, che consentano all’animale di uscire, senza mettere a repentaglio le sue proverbiali sette vite.

 

 

Rodan I, Rose C, Smith R. Impact of lifestyle choice on the companion cat: indoor vs outdoor. JFMS Clinical Practice 2016; 18(9): 752-758