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Come far star bene i nostri gatti

Come far sentire a proprio agio il micio tra le mura di casa, ma anche durante le visite veterinarie? Seguiamo i consigli della comportamentalista Sarah Heath.
Come far star bene i nostri gatti

La salute, nostra come delle piccole tigri che abitano con noi, non è solo “assenza di malattia”, quanto piuttosto un processo multidimensionale legato a tre principali componenti: fisica, cognitiva ed emozionale. È agendo su questa triade, rapportata alle esigenze etologiche e comportamentali, che si può tutelare a 360° il benessere del gatto, sia in ambiente casalingo che dal veterinario.

 

Parte da questo presupposto generale la comportamentalista inglese Sarah Heath per descrivere in una review di Veterinary Clinics of North America le strategie vincenti per “far sentire bene” i gatti nelle nostre case.

Gli obiettivi – si legge nella review – sono quelli di rispondere alle necessità ambientali del gatto, stimolare le emozioni positive e rinforzare la capacità di superare quelle negative.”

 

Per questo, è fondamentale garantire al nostro gatto di casa le sue fondamentali esigenze di vita: spazi adeguati e tranquilli per il riposo; zone differenziate per il cibo e le abitudini eliminatorie; sufficienti stimolazioni tattili e olfattorie; opportuni giochi per incentivare il comportamento predatorio ed esplorativo.

 

E dal veterinario? “Tutto ruota intorno all’obiettivo di ridurre le emozioni negative… Per questo, è importante evitare le manipolazioni sbagliate e attrezzare una sala d’attesa appositamente per i gatti, impedendo loro un contatto visivo diretto con i cani.” Tra le strategie tranquillizzanti, si annoverano anche la copertura del trasportino, con la possibilità di mantenere questa “coperta” di protezione anche durante alcune procedure della visita; dei lievi massaggi/carezze durante i prelievi; il posizionamento di postazioni sopraelevate nelle zone di attesa; la possibilità per il micio di esplorare il nuovo ambiente e scegliersi l’angolino che lo tranquillizza maggiormente.

 

Emozioni negative prolungateafferma Heath nelle battute conclusive – possono avere ripercussioni anche gravi sulla salute stessa del gatto. Tant’è che lo stress può compromettere le difese immunitarie, amplificare la percezione del dolore e alterare l’integrità delle mucose, aprendo la strada alle più disparate malattie, dalla cistite, ai disordini gastrointestinali, alle malattie dermatologiche e respiratorie.”           

 

 

 

Heath S. Environment and feline health: at home and in the clinic. Vet Clin North Am, Small Anim Pract 2020; 50: 663-693