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Fisioterapia nella cura dell'artrosi

"La fisioterapia, in associazione alla dieta, ai condroprotettori e agli antinfiammatori, ha un ruolo molto importante nella gestione non chirurgica dell'osteoartrite d'anca, in quanto consente di migliorare la qualità di vita del paziente, alleviando il dolore ed ottimizzando la funzionalità dell'apparto muscoloscheletrico."
Fisioterapia nella cura dell'artrosi

Così inizia l’interessante articolo che Summa pubblica sul numero di maggio 2002 e che sottolinea, con veemenza, la necessità di inserire protocolli di fisioterapia riabilitativa nell’ambito del trattamento conservativo combinato, farmacologico e non, per la coxartrosi del cane. A firmarlo, due studiosi, noti per essere stati tra i primi ad introdurre nel nostro Paese la fisioterapia applicata ai problemi ortopedici dei piccoli animali: Luisa De Risio, ricercatrice presso la Clinica Chirurgica della Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma, e Paolo Mizzau, Libero Professionista di Oderzo e past-President della SITOV (Società Italiana di Ortopedia Veterinaria). “Lo scopo principale della fisioterapia – affermano gli Autori – è quello di interrompere il circolo vizioso del dolore articolare che si autoalimenta attraverso stadi tra loro ben concatenati: riduzione progressiva dell’attività fisica, atrofia e debolezza muscolari, aumento degli stress da carico sulle strutture mio-teno-legamentose, esacerbazione dei fenomeni osteoartrosici e del dolore.” Obiettivo, dunque, che può essere raggiunto attraverso numerose metodiche elencate nell’articolo:
1) applicazione di agenti fisici (termoterapia a caldo e a freddo);
2) manovre manuali (massaggi, esercizi passivi);
3) esecuzione di esercizi attivi controllati a basso carico (nuoto, passeggiate al guinzaglio, esercizi “statici”);
4) utilizzo di tecniche strumentali (ultrasuoni, elettrostimolazione, laser, campi magnetici pulsanti).
Sul piano pratico, gli Autori elaborano un vero e proprio “protocollo fisioterapico” della durata di 12 settimane ed adattato ad un cane adulto di grossa taglia, affetto da artrosi secondaria a displasia dell’anca bilaterale di grado moderato. “Per ottenere i migliori risultati da un programma riabilitativo – concludono De Risio e Mizzau – fondamentali sono la collaborazione del proprietario, la formulazione di protocolli individualizzati sulla base della gravità della malattia e dello stile di vita del cane, nonché il sistematico monitoraggio della risposta del paziente alla riabilitazione fisioterapica.”
De Risio L., Mizzau P., 2002, Il ruolo della fisioterapia nella gestione non chirurgica dell’osteoartrite d’anca, Summa, 7(4): 7-11.