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Mondiale ESVOT-VOS: un successo

I numeri parlano chiaro. Oltre 400 partecipanti, 101 relatori provenienti da tutto il mondo, 138 relazioni su temi di grande attualità ortopedica, 4 corsi specialistici hanno decretato, senza ombra di dubbio, il successo dell'appena conclusosi I congresso mondiale di Ortopedia Veterinaria, organizzato a Monaco di Baviera (6-8 settembre 2002) dall'ESVOT (European Society of Veterinary Orthopaedics and Traumatology) e dalla VOS (Veterinary Orthopaedics Society).
Mondiale ESVOT-VOS: un successo

Per chi ha partecipato direttamente ai lavori congressuali, si è trattata sicuramente di un’occasione unica per aggiornarsi professionalmente, interagendo “dal vivo” con gli opinion leaders mondiali nel settore dell’Ortopedia Veterinaria. Particolarmente nutrita la presenza degli Americani. Kurt Schulz, Professore di Chirurgia all’Università di Davis (California), ha tenuto una relazione sulla terapia chirurgica dell’artrosi, definendone chiaramente i principi essenziali: 1) trattamento della causa primaria; 2) rimozione dei frammenti liberi (loose bodies); 3) terapia topica, termine entro il quale Schulz ha incluso tutte quelle misure atte a promuovere la riparazione cartilaginea, tra cui la stimolazione dell’apporto ematico, gli innesti autologhi, la mosaicoplastica; 4) osteotomia correttiva. Steven Budsberg, famoso chirurgo ortopedico dell’Università della Georgia, ha dato un corposo apporto scientifico a questo Congresso, tenendo più relazioni ad argomenti diversi: dalla “force plate analysis” – considerato unanimemente un metodo assai attendibile di valutazione della zoppia per il grado di precisione, la riproducibilità, la possibilità di evidenziare anomalie anche lievi dell’andatura o, altresì, stabilirne le differenze in caso di interessamento articolare bilaterale – alla valutazione clinica e radiografica dell’efficacia degli acidi grassi nell’artrosi. Tra gli “invited speakers” italiani, particolarmente seguiti gli interventi di Aldo Vezzoni sulla sinfisiodesi pubica e di Massimo Olivieri sull’ossificazione incompleta della glena omerale. Molto specialistiche, ma ricche di importanti spunti teorico-pratici, le sessioni riservate alle “comunicazioni libere”, nell’ambito delle quali hanno trovato spazio gli argomenti più disparati, dalla valutazione dell’efficacia di FANS ed antibiotici, all’identificazione dei markers biochimici e metabolici di artrosi, alla discussione sui più attuali metodi di imaging. Folta la presenza italiana anche in queste sessioni, con le free communications di Bruno Peirone (fissazione esterna nelle fratture), Massimo Petazzoni (deformità flessorie del carpo) e Maurizio Dalle Carbonare (quercetina nell’artrosi).
Il prossimo appuntamento con il Mondiale di Ortopedia Veterinaria sarà tra quattro anni, negli Stati Uniti!