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Palmidrol nel mondo

Da una ricerca effettuata all'interno della banca dati più importante dell'area scientifica - l'ISI Web of Science (vedi http://www.isinet.com/isi/ ) - risulta che lo studio condotto dal gruppo della Dottoressa Noli con il Palmidrol sul CGE del gatto(1) viene citato da importanti farmacologi in review pubblicate su prestigiose riviste internazionali.
Palmidrol nel mondo

Oltre alle enormi opportunità di aggiornamento bibliografico, l’ISI Web of Science consente anche l’accesso al cosiddetto “Citation Index”, quello strumento che permette di effettuare ricerche basate sull’estrazione di informazioni da articoli scientifici o da proceedings congressuali, relativamente agli autori ed alle citazioni che questi fanno di altri lavori afferenti alla stessa area applicativa. Risultati clamorosi in questo tipo di ricerca indicizzata si sono ottenuti digitando la parola chiave “palmitoiletanolamina” (abbreviata in PEA) o Palmidrol, la cui efficacia clinica nelle allergie del gatto è stata “citata” in ben due riviste di grandissima portata scientifica internazionale: l’Archives of Pharmacology ed il Current Medicinal Chemistry. La prima citazione si deve ai farmacologi svedesi Malin Granberg e Christopher Fowler (2) che, trattando gli effetti in vivo ed in vitro della palmitoiletanolamina (Palmidrol) sulla degranulazione mastocitaria, affermano nelle note conclusive: “… è stato pubblicato un articolo di rilievo su Veterinary Dermatology. Il gruppo di Scarampella et al. ha, infatti, dimostrato che 10 su 15 gatti affetti da granuloma eosinofilico e placca eosinofilica presentano una ridotta degranulazione mastocitaria dopo trattamento per 30 giorni con Palmidrol.” Ancora più incisiva la seconda citazione da parte del farmacologo belga Didier Lambert la cui review, pubblicata nel 2002 sul Current Medicinal Chemistry, ha un titolo davvero molto significativo: “La famiglia delle palmitoiletanolamidi: una nuova classe di anti-infiammatori?”(3). Ebbene sì, perché nel paragrafo dedicato all’attività antinfiammatoria del Palmidrol, Lambert afferma: “Uno studio recente ha dimostrato gli effetti positivi del Palmidrol nei confronti della degranulazione mastocitaria in 10 su 15 gatti affetti da granuloma eosinofilico o placca eosinofilica. Per questo motivo, il Palmidrol può rappresentare la base di un nuovo modo per trattare l’infiammazione.”

1. Scarampella F, Abramo F, Noli C, 2001, Clinical and histological evaluation of an anlogue of palmitoylethanolamide, PLR 120 (comicronized Palmidrol INN) in cats with eosinophilic granuloma and eosinophilic claque: a pilot study, Veterinari Dermatology, 12: 29-39
2. Granberg M., Fowler CJ, Jacobsson SOP, 2001, Effects of the cannabimimetic fatty acid derivatives 2-arachidonoylglycerol, anandamide, palmitoylethanolamide and methanandamide upon IgE-dependent-antigen-induced b-hexosaminidase, serotonin and TNFa release from rat RBL-2H3 basophilic leukaemia cells, Naunyn-Schmiedeberg’s Archives of Pharmacology, 364: 66.73.
3. Lambert DM, Vandevoorde S, Jonsson KO, Fowler CJ, 2002, The palmitoylethanolamide family: a new class of anti-inflammatory agents? Current Medicinal Chemistry, 9: 663-674.