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Allergia alimentare: correlazione tra IgE e istamina

The Journal of Veterinary Medical Science – la rivista ufficiale della Società Giapponese di Scienze Veterinarie – pubblica, nel fascicolo di marzo 2003, le ricerche di un gruppo di Immunologi di Tokyo sui livelli antigene-specifici di istamina, rilevati in cani con sospetta ipersensibilità alimentare. La stretta correlazione evidenziata tra IgE, istamina e stato allergico apre la strada a nuove prospettive sia di diagnosi che di terapia.
Allergia alimentare: correlazione tra IgE e istamina

Già si sapeva che nel cane – come, del resto, nell’uomo – alti livelli serici di anticorpi IgE sono direttamente implicati nella genesi dell’ipersensibilità, anche su base alimentare. Non ancora chiaramente dimostrato, invece, un preciso rapporto di causa/effetto tra rilascio di istamina ed esposizione a specifici allergeni di origine alimentare. A colmare questa lacuna, ci ha pensato ora un team di Veterinari ed Immunologi dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive di Tokyo, che ha titolato l’istamina rilasciata da otto cani con sospetta allergia alimentare, confrontandola poi con quella rilevata in quattro soggetti sani di controllo. “In sei degli otto cani allergici analizzati – scrivono i ricercatori nei risultati – abbiamo riscontrato livelli di istamina molto più alti rispetto ai soggetti di controllo, con percentuali che potevano arrivare fino al 70.9% contro il 3.5% dei cani sani. Confrontando, poi, il numero di casi positivi ottenuti rispettivamente con il test del rilascio di istamina e con i test intradermici, 4 dei 6 casi presentavano titoli di istamina superiori al 10%, valore considerato indice di netta positività allergica nell’uomo. Viceversa, la diagnostica intradermica consentiva di rilevare tale positività solo in tre casi.”
Le conclusioni. “ Le nostre ricerche – affermano gli studiosi – danno una chiara indicazione circa l’attendibilità del rilascio di istamina, quale test altamente specifico per identificare quella reattività IgE-mediata nei confronti di quelle sostanze alimentari, capaci di scatenare, nel cane, la sequela delle reazioni ipersensibili.”
Articolo disponibile in PDF: http://jvms.jstage.jst.go.jp/cgi-bin/fs.cgi/65_435….