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Cioccolato: la dolce medicina

Ottime notizie per chi ama "il cibo degli dei". Sfatati completamente i luoghi comuni che lo identificavano come il responsabile di tutta una serie di patologie - dall'aumento del colesterolo all'insorgere di acne e carie - oggi il cioccolato è visto dalla più moderna scienza nutrizionistica come un "toccasana" non solo per i suoi benefici effetti sulla funzionalità cardiovascolare, ma anche per la capacità di contrastare l'infiammazione, potenziare le risposte di tipo immunitario, esercitare un'attività cariostatica.
Cioccolato: la dolce medicina

Il numero di febbraio 2003 della rivista Journal of the American Dietetic Association pubblica, a firma di alcuni nutrizionisti americani dell’Università della California (Davis), il sunto di tutte le proprietà benefiche finora ascritte al cioccolato. Ricordando che gli europei del diciassettesimo secolo già lodavano il cioccolato per il potere taumaturgico dimostrato sulle malattie di fegato e reni, sull’anemia, la gotta, la febbre e la tubercolosi, i ricercatori offrono un’aggiornata panoramica di questi benefici influssi sulla salute e ne identificano le sostanze maggiormente responsabili: i flavonoidi. “È ad essi – scrive il coordinatore della ricerca Francene M. Steinberg – che si deve, innanzitutto, il miglioramento dell’omeostasi vascolare e, di conseguenza, il minor rischio di accidenti cardiovascolari.” E questo grazie alla forte attività antiossidante di queste sostanze, che, prevenendo l’ossidazione delle lipoproteine (LDL) e del colesterolo circolanti, diminuiscono la suscettibilità a fenomeni di arteriosclerosi, trombosi ed occlusione coronarica.
Un effetto cardioprotettivo importante, dunque, che va ad aggiungersi alle altre straordinarie attività terapeutiche ascritte di recente ai flavonoidi contenuti nel cioccolato: 1) antinfiammatoria, grazie all’inibizione di enzimi (la lipossigenasi, ad esempio) direttamente coinvolti nella produzione dei mediatori della flogosi;
2) cariostatica, in virtù del potenziale batteriostatico e battericida;
3) antiproliferativa ed, infine
4) immunomodulatoria, favorendo la produzione di citochine (IL-5), necessarie all’innesco di una rapida reazione difensiva immunitaria.
Un solo rammarico: peccato che il cioccolato come tale per i cani sia un alimento dannoso, a causa del contenuto in teobromina e caffeina.
Steinberg FM, Bearden MM, Keen CL, 2003, Cocoa and chocolate flavonoids: implications for cardiovascular health, Journal of the American Dietetic Association, 103(2): 215-223