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FANS e cortisone condroprotettori ???

Le prime affermazioni sugli effetti condroprotettivi, oltre che sintomatici, di alcuni FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e cortisonici risalgono alla fine degli anni Ottanta. Da allora, un susseguirsi di risultati contraddittori e contrastanti non ha permesso di definire l'azione benefica di queste molecole sulla cartilagine artrosica. Anzi, un recente articolo su questo argomento dimostra l'assenza di attività condroprotettiva di carprofen e desametasone sui condrociti di cane.
FANS e cortisone condroprotettori ???

Un gruppo di Ortopedici Veterinari dell’Università del Missouri pubblica su The American Journal of Veterinary Research i risultati di esperimenti condotti in vitro su colture tridimensionali di condrociti di cane, sottoposti a danno artrosico e successivamente incubati con un FANS (carprofen, 4mg/mL) ed un cortisonico (desametasone, 1mg/mL), al fine di testare l’efficacia antinfiammatoria e condroprotettiva di queste molecole.
“Abbiamo riprodotto gli eventi fisiopatologici dell’artrosi – scrivono i ricercatori – incubando i condrociti isolati dalla cartilagine della testa omerale di cinque cani adulti con l’interleuchina-1 (IL-1). Abbiamo poi valutato l’azione di carprofen e desametasone su diversi parametri: istologici (vitalità cellulare), metabolici (turnover dei glicosaminoglicani – GAG – di matrice, concentrazione di proteasi litiche) ed infiammatori (produzione di prostaglandine).” Questi, in sintesi, i risultati ottenuti:
1. carprofen non esercita effetti negativi sulla vitalità cellulare, a differenza del desametasone che, anche dopo una sola somministrazione, è in grado di alterare l’attività mitotica dei condrociti e provocarne la degenerazione;
2. carprofen e desametasone non manifestano evidente attività condroprotettiva, come si evince dal fatto che il contenuto in GAG di matrice non aumenta in quelle colture di condrociti incubate, oltre che con IL-1, anche con il FANS o il cortisone;
3. alle concentrazioni utilizzate, le due molecole non influenzano la concentrazione di proteasi litiche, non manifestando, dunque, potenzialità antidegradativa;
4. carprofen e desametasone confermano, infine, la loro efficacia antinfiammatoria, abbassando in modo significativo la concentrazione di prostaglandine (PGE2).
Gli Autori concludono: “Da questo studio, risulta che carprofen e desametasone non hanno, alle concentrazioni testate, un effetto condroprotettivo nei confronti dell’azione dannosa dell’IL-1 sui condrociti di cane. Per contro, la capacità di diminuire la concentrazione delle prostaglandine ne riconferma la validità d’impiego nel controllo dell’infiammazione che accompagna l’artrosi.”
Dvorak DL, Cook JL, Kreeger JM, Kuroki K, Tomlinson JL, 2002, Effects of carprofen and dexamethasone on canine chondrocytes in a three-dimensional culture model of osteoarthritis, American Journal of Veterinary Research, 63(10): 1363-1369