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Il ginkgo biloba migliora la memoria

Lo dicono i dati presentati da alcuni ricercatori dell’istituto neuropsichiatrico dell’Università della California di Los Angeles (UCLA), in occasione dell’ultimo meeting della “Society for Neuroscience” (New Orleans, 8-12 novembre 2003). Si tratta della prima ricerca che ha permesso di valutare gli effetti a lungo termine sulla memoria dell’estratto di questa ancestrale pianta cinese.
Il ginkgo biloba migliora la memoria

“I pazienti selezionati, compresi tra i 45 e i 75 anni, manifestavano non tanto chiari segni di demenza, quanto piuttosto problemi mnemonici correlati all’età. Abbiamo loro somministrato estratto di Ginkgo due volte al giorno per sei mesi e li abbiamo messi a confronto con altri soggetti trattati solo con una pillola di zucchero come placebo.” A descrivere lo studio è Gary Small, Direttore del Centro di Ricerche sulla memoria e l’invecchiamento dell’UCLA, nonché professore di Psichiatria e Scienze Biocomportamentali.
“ I soggetti trattati – continua Small – hanno ottenuto migliori prestazioni nei test cognitivi, utilizzati per saggiare la memoria verbale. Non solo, ma l’utilizzo della PET (NdR: tomografia ad emissione di positroni), sia prima che dopo trattamento, ci ha consentito di scoprire che i livelli più elevati di performance mnemonica erano correlati ad un miglior funzionamento dei centri cerebrali della memoria.” Small tiene anche a sottolineare che questo studio pilota dell’UCLA è il primo a considerare gli effetti a lungo termine (sei mesi, appunto) della supplementazione con estratto di Ginkgo:” Fino ad ora, si erano valutati gli effetti di somministrazioni della durata massima di 12 settimane!”Motivo di soddisfazione è anche il fatto che per la prima volta è stata utilizzata la PET per valutare l’influenza che l’estratto di Ginkgo ha sulle funzioni cerebrali.
“I nostri studi preliminari – afferma, infine, Small – aprono la strada a promettenti studi clinici anche di maggior numerosità, che potranno, ne sono certo, confermare l’impatto positivo di questo estratto sulle funzioni mnemoniche cerebrali.”