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Lunga vita al ... gatto !

"Panel report on feline senior care", ovverossia "Linee guida per la gestione sanitaria del gatto anziano". Questo il titolo del rapporto che l'AFM (Academy of Feline Medicine) e l'AAFP (American Association of Feline Practitioners) hanno di recente pubblicato con uno scopo ben preciso: promuovere la longevità e migliorare la qualità di vita dei felini anziani, controllando i fattori di rischio sanitario, identificando le malattie in fase preclinica, correggendo la progressione dei disordini già in atto ed, infine, potenziando le funzioni residue.
Lunga vita al ... gatto !

Le indagini statistiche parlano chiaro: la percentuale di gatti di proprietà di età pari o superiore a sei anni è aumentata dal 24% del 1983 a poco più del 47% nel 1996, con un incremento quasi doppio in tredici anni. Chiaro, dunque, che il “gatto anziano” si è a poco a poco delineato come “problema sanitario” a sé stante, degno, cioè, di cure e trattamenti specificatamente adattati alle esigenze dell’invecchiamento ed alle modifiche fisiopatologiche ad esso correlate. In sette esaustivi paragrafi, un panel di nove Specialisti nelle diverse branche della Medicina Felina – dalla Medicina Interna, all’Endocrinologia, all’Odontoiatria, al Comportamento – tracciano un dettagliato vademecum dei programmi di cure sanitarie da attuare per gatti anziani, con e senza segni clinici di malattia. Dopo un capitolo riservato alla fisiologia e farmacologia dell’invecchiamento, gli Autori passano a descrivere i più frequenti quadri patologici età-correlati a carico dei diversi apparati, tra cui:
1. il sistema nervoso centrale, in cui alterazioni neurochimiche e strutturali (es. deposizione di amiloide) si rivelano alla base di “mutamenti della personalità che vengono spesso indicati come disfunzione cognitiva”;
2. il cavo orale, pressoché costantemente affetto da patologie periodontali (es. stomatiti), da lesioni da riassorbimento odontoclastico e da rotture dentarie che causano doloree compromettono l’assunzione di cibo;
3. l’apparato scheletrico, dato che “negli animali che invecchiano sono comuni le alterazioni della cartilagine” e che “anche se la zoppia palese è rara, lo sviluppo dell’artropatia degenerativa è comune e non va sottovalutata nei gatti anziani”.
Per far fronte a questo intrico di patologie da invecchiamento, non resta altro che mettere in atto la programmazione terapeutica individuata nel rapporto: da una periodica e completa anamnesi medica, ad un esame clinico sistematico, all’esecuzione di determinati test diagnostici, all’educazione del cliente/proprietario di gatto anziano.
Scarica l’articolo originale: http://www.aafponline.org/about/guidelines_senior_care.pdf (20 Mb)
Traduzione: AA.VV, 2002, Linee guida per la gestione sanitaria del gatto anziano: rapporto dell’American Association of Feline Practitioners and Academy of Feline Medicine, Medicina Felina, 2(2): 15-36)