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Medicina Comportamentale a Salisburgo

Si terrà il 19 settembre 2003 il meeting annuale dell’ESVCE (European Society of Veterinary Clinical Ethology), l’Associazione nata a Utrecht nel 1994, con l’intento di coordinare gli sforzi di tutte le società europee che si occupano di Medicina Comportamentale. Una giornata intensa, che vedrà l’avvicendarsi dei massimi esperti europei del settore, chiamati a discutere di svariati aspetti clinico-terapeutici nel campo dei disturbi comportamentali dell’animale da compagnia.
Medicina Comportamentale a Salisburgo

“Approcci terapeutici in Medicina Veterinaria Comportamentale”: questo il titolo del nono meeting organizzato dall’ESVCE, che, con tale evento, intende offrire ogni anno ai suoi membri un’importante occasione di confronto e discussione su temi emergenti di Medicina Comportamentale.Quest’anno, l’interesse si rivolge in particolar modo alla gestione terapeutica dei disturbi comportamentali, con interventi specifici dei più noti Comportamentalisti europei: da Patrick Pageat (clinica e terapia della comunicazione chimica di cani e gatti), a Claude Beata (trattamento dell’eliminazione inappropriata nel gatto), a Maria Cristina Osella (Diagnosi e terapia dell’aggressione intraspecifica nel cane) e Clara Palestrini, che presenterà il lavoro svolto – nell’ambito dell’Etologia Applicata alla Medicina Comportamentale – presso il Consultorio per i problemi comportamentali dei piccoli animali dell’Università di Milano. Tra le presenze italiane, figura anche Giovanni Re, farmacologo dell’Università di Torino, che parlerà di una nuova molecola, recentemente individuata per la prevenzione e la cura dell’invecchiamento cerebrale patologico del cane e del gatto e dei disordini ad esso correlati: la fosfatidilserina (PS).“Si tratta – scrive Re negli Atti congressuali – di un fosfolipide naturale di membrana, che esercita attività assolutamente essenziali per la corretta funzionalità del sistema nervoso centrale, sia da un punto di vista strutturale, che metabolico, trofico e neurotrasmettitoriale…Somministrata per via orale, la PS si assorbe e si distribuisce rapidamente, raggiungendo alte concentrazioni proprio a livello nervoso…Inoltre la mancanza di tossicità ne assicura un’elevata sicurezza d’impiego.” Caratteristiche clinico-farmacologiche davvero importanti che consentono a Re di concludere che: “…la PS può attualmente configurarsi come opzione nutraceutica veramente promettente nella prevenzione e terapia delle disfunzioni cognitive, comportamentali ed emozionali che possono accompagnare l’invecchiamento cerebrale patologico dell’animale da compagnia.”
Scarica il programma in PDF http://www.esvce.org/pdf_files/salz_program.pdf