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FANS: una “super-pillola” ne svela i rischi

Avvalendosi di una tecnica endoscopica d’avanguardia, che permette la visualizzazione non invasiva dell’apparato digerente, un’equipe di gastroenterologi del “Baylor College of Medicine” di Houston (Texas) lancia l’allarme: chi fa uso prolungato di FANS [NdR antinfiammatori non steroidei] è inevitabilmente esposto ad un elevato rischio di emorragie ed ulcere gastrointestinali. Che fare, allora? Laddove possibile, limitarne uso e tempo di utilizzo.
FANS: una “super-pillola” ne svela i rischi

“Che i FANS, ibuprofene ad esempio, siano da tempo chiamati in causa nella comparsa di danni allo stomaco ed all’intestino tenue non è certo una novità. Finora, comunque, non si sapeva la reale portata di questi effetti collaterali, soprattutto in chi, di tali farmaci, fa uso prolungato.” Le parole sono di David Graham, coordinatore di uno studio condotto su 41 pazienti – 21 dei quali assumevano antinfiammatori non steroidei da oltre tre mesi, per controllare il dolore da artrosi – e pubblicato sul fascicolo di gennaio 2005 della rivista “Clinical Gastroenterology and Hepatology”.
“Con l’ausilio di una tecnica endoscopica non invasiva – in pratica, un endoscopio contenuto in una capsula fatta ingoiare al paziente – abbiamo osservato le pareti interne di stomaco ed intestino di quei pazienti che facevano uso quotidiano e prolungato di FANS e le abbiamo messe a confronto con quelle di altri 20 soggetti che non utilizzavano questi farmaci.”
Ebbene, nel 71% degli abituali consumatori di FANS (contro il 10% dei soggetti di controllo), i ricercatori hanno evidenziato danni gastrointestinali: da abrasioni di modesta entità, ad erosioni più gravi fino a vere e proprie ulcerazioni della parete gastrica e del piccolo intestino. “Chi prende FANS a lungo termine – consiglia, pertanto, l’equipe di gastroenterologi – deve essere informato del rischio altissimo di complicanze gastro-intestinali cui va incontro.”
Se a ciò si aggiungono gli “accidenti” di natura cardiovascolare recentemente connessi ai FANS di ultima generazione (i “COX-2 selettivi”, per intenderci), la soluzione da adottare sembra essere una sola: limitare l’utilizzo di questi antinfiammatori/analgesici ai casi di effettiva necessità e, soprattutto, per il minor tempo possibile.

Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it