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La mappa cutanea dei CB

Il numero di luglio della rivista “Journal of Dermatological Science” pubblica l’articolo di un gruppo di ricercatori tedeschi sulla localizzazione immunoistochimica dei “recettori per gli endocannabinoidi” (CB) su cute umana normale ed affetta da mastocitosi. Ne risulta una vera e propria “mappa”, in cui, in particolare, il CB di tipo 2 risulta ampiamente distribuito su fibre nervose (mielizzate e non), cheratinociti, macrofagi, follicoli piliferi e, soprattutto, mastociti…sia di cute normale che patologica.
La mappa cutanea dei CB

Avete presente il sistema degli “endocannabinoidi”? Quel sistema di protezione generale dell’organismo basato sulla produzione endogena di sostanze – gli endocannabinoidi, appunto – che esercitano i loro benefici effetti legandosi a recettori specifici, identificati con la sigla CB? Ebbene, un gruppo di ricercatori tedeschi d’eccellenza è riuscito, avvalendosi di sofisticate metodiche immunoistochimiche, a tracciare la dettagliata mappa dei CB – sia di tipo 1 che di tipo 2 – a livello cutaneo.
“In particolare, il CB2 – si legge nell’articolo del “Journal of Dermatological Science” – è stato evidenziato su numerosi tipi di fibre nervose: da quelle mielinizzate del derma reticolare, a quelle non mielinizzate del derma papillare, alle piccole fibre nervose associate ai follicoli piliferi.”
I ricercatori hanno, poi, dimostrato la presenza del CB2 in numerosi stipiti cellulari cutanei: cheratinociti degli strati basali, cellule indifferenziate dell’infundibulum pilifero e delle ghiandole sebacee, cellule epiteliali delle ghiandole sudoripare, macrofagi (non tutti) e, soprattutto, mastociti, sia di cute normale che affetta da mastocitosi.
“È il primo studio – scrive il gruppo di Sonja Stander nella discussione – che identifica in dettaglio il pattern distributivo di questi recettori a livello cutaneo…La loro vasta presenza è indicativa dell’ampia varietà dei ruoli funzionali che questi recettori possono assumere…ad esempio, gli effetti inibitori sui nervi sensoriali, che potrebbero rappresentare un nuovo mezzo per il trattamento del dolore e del prurito…o proprietà anti-infiammatorie mediate dal controllo della funzionalità mastocitaria.”
E la Medicina Veterinaria ha già sperimentato questi effetti. Da tempo, analoghi sintetici degli endocannabinoidi – le aliamidi, per intenderci – vengono utilizzati in diversi settori (dalla Dermatologia, all’Odontostomatologia, all’Ortopedia) proprio per controllare infiammazione, prurito e dolore, derivanti da un’eccessiva degranulazione dei mastociti locali.

Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it