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Mastocita responsabile del “dolore segreto”

Cosa c’entra il mastocita nella genesi di quei disturbi sessuali, come vaginismo, dispareunia e vestibolite vulvare, molto spesso nascosti, poco trattati, ma caratterizzati da intenso dolore, infiammazione e gravi ripercussioni di tipo psicologico? A spiegare il nesso, solo in apparenza inesistente, arriva ora un libro della nota ginecologa e sessuologa Alessandra Graziottin che, partendo dalla disamina dei singoli casi clinici, si addentra, con linguaggio semplice ed empatico, nei complessi meccanismi nervosi, immunologici, ormonali e muscolari sottostanti a queste patologie. Ed al centro di tutto, la Graziottin colloca il mastocita.
Mastocita responsabile del “dolore segreto”

“Il dolore segreto” è il titolo di questo libro, dedicato ad un problema – il dolore sessuale – che, pur colpendo quasi il 15 per cento delle donne, viene nascosto, vissuto privatamente, molto spesso non condiviso nemmeno all’interno della coppia. Alessandra Graziottin – direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica “San Raffaele Resnati” di Milano – porta il problema in piena luce e, così facendo, non solo lo affranca dalla “latitanza diagnostica” in cui da sempre è stato relegato, ma ne sviscera a fondo cause psicologiche e, soprattutto, meccanismi biologici. “Per decenni, se non addirittura per secoli – scrive la Graziottin nell’introduzione – il dolore sessuale è stato considerato solo nelle sue componenti psicologiche…In realtà, esistono cause mediche ben precise, da diagnosticare accuratamente e da trattare altrettanto opportunamente.”
Ebbene, al centro dei meccanismi algogeni ed infiammatori dei disturbi sessuali, la Graziottin colloca proprio il mastocita: “fino a pochi anni fa considerata la Cenerentola del sistema immunitario…oggi, invece, visto come il grande regista di tutta la risposta infiammatoria ed algica dei tessuti.”
Mirabile, per chiarezza didattica e pregnanza metaforica, la descrizione che la Graziottin fa dei mastociti implicati nella vestibolite vulvare: “…agiscono da protagonisti indiscussi, producendo centinaia di molecole dell’infiammazione e del dolore…Non esplodono comunque a caso, ma in modo intelligente, modulando la propria risposta a seconda della natura e della forza del nemico…è solo dopo mesi e mesi di attacchi (es. infezioni) che possono essere sovraregolati e sparare i propri proiettili biologici al minimo segnale di rischio.”
La conseguenza di tutto ciò è la comparsa di nuove prospettive terapeutiche, cariche di aspettative per tutte quelle pazienti che, forse, avevano già rinunciato all’idea di essere nuovamente felici. Tra queste, “l’applicazione locale di gel a base di aliamidi: sostanze che, riducendo l’iperattivazione del mastocita, possono alleviare l’infiammazione locale, controllare il dolore, favorire la risoluzione di retrazioni cicatriziali in pazienti sottoposte a terapie radianti.”