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Odontoiatria di base

L’American Animal Hospital Association (AAHA) si affida a sei professionisti con diverse competenze specialistiche per dettare le linee guida delle cure odontoiatriche di base per i piccoli animali. L’obiettivo? Fornire al medico veterinario le competenze necessarie per attuare quelle pratiche professionali che, pur gravitando in settori specialistici, sono oggi entrate a far parte della medicina veterinaria “di base”, stante la necessità di metterle quotidianamente in pratica per garantire salute e buona qualità di vita ai propri pazienti.
Odontoiatria di base

Il numero di ottobre 2005 di “Veterinary Practice News” – rivista americana on line per il medico veterinario generalista – dà spazio ad un interessante editoriale che recensisce questa nuova pubblicazione dell’AAHA, nata proprio per “indurre il veterinario generalista a mettere in atto, con il dovuto bagaglio di conoscenze tecniche, tutte quelle misure, di cura e profilassi, tese a garantire la salute del cavo orale di cani e gatti.”
Un’esortazione chiara, dunque, che fa uscire l’Odontoiatria Veterinaria dai tradizionali confini della dottrina “per soli specialisti” e la trascina di forza nella pratica ambulatoriale quotidiana, appunto lì dove serve a “garantire buona salute ed ottima qualità di vita agli animali.”
E tutto il documento – pubblicato su “Journal of the Animal Hospital Association”, rivista ufficiale dell’AAHA – abbraccia questo taglio divulgativo: dall’iniziale dizionario “dei termini e delle definizioni pertinenti alle pratiche odontoiatriche più comuni”; alla dettagliata descrizione dei materiali e degli equipaggiamenti tecnici necessari per operazioni odontoiatriche “di base”, prime tra tutte la detartrasi e la lucidatura dei denti; all’esecuzione della visita clinica e alla pianificazione dei successivi controlli; al necessario coinvolgimento del proprietario, “fondamentale – si legge nell’articolo – non solo nell’immediatezza dell’eventuale post-operatorio, ma, soprattutto, nella programmazione delle cure domiciliari e dei necessari e periodici follow-up.”
Si tratta, dunque, di una pubblicazione essenziale in termini di “practice management”, che stimola il medico veterinario generalista ad arricchire l’offerta professionale con pratiche che, seppur specialistiche, sono ormai parte integrante dell’attività medica “di base”. Per tali pratiche – Odontostomatologia in testa – vale sicuramente l’ossimoro di “pratiche specialistiche di base”: una definizione solo in apparenza contradditoria, in realtà capace di racchiudere in quattro parole gli ingredienti essenziali della moderna pratica veterinaria: aggiornamento, competenza tecnica, esperienza, attenzione al benessere animale.

Articolo disponibile su richiesta a cedis@innovet.it