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Palmidrol ritarda i segni clinici di atopia nel cane

L’aliamide Palmidrol (chimicamente nota come palmitoiletanolamide) ritarda lo sviluppo dei segni clinici di dermatite atopica in una colonia di cani Beagle sensibilizzati all’acaro della polvere (Dermatofagoide farinae). È quanto emerso dallo studio clinico condotto dal Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università della Florida, e presentato dal gruppo di Rosanna Marsella all’ultimo congresso dell’ACVD/AAVD (American College of Veterinary Dermatology/American Academy of Veterinary Dermatology), tenutosi il 6-10 Aprile 2005 a Sarasota (Florida).
Palmidrol ritarda i segni clinici di atopia nel cane

Nello studio clinico randomizzato, condotto in doppio cieco, controllato versus placebo, è stata utilizzata una colonia di cani (mantenuta da Novartis Animal Health) selezionata negli ultimi anni e recentemente validata come modello di dermatite atopica canina: una volta entrati in contatto epicutaneo con l’acaro, i Beagle della colonia sviluppano lesioni analoghe a quelle della malattia naturale (sia da un punto di vista clinico, che istologico ed immunologico), nonostante la gravità sia di norma superiore.
I risultati hanno dimostrato che 7 giorni di trattamento con Palmidrol per os – al dosaggio di 15 mg/Kg/die (4 giorni di pre-trattamento + i 3 giorni seguenti, corrispondenti alle tre esposizioni ambientali all’acaro) – ritardano lo sviluppo dei segni clinici di dermatite atopica, valutati tramite un indice CADESI (Canine Atopic Dermatitis Extent and Severity Index) modificato.
Se pure nell’arco delle 96 ore di osservazione, i punteggi dei due gruppi non risultavano statisticamente differenti, nel gruppo trattato le lesioni cutanee si sviluppavano in ritardo (24 ore dopo) rispetto al gruppo di controllo (placebo). Ciò è probabilmente da imputare al noto effetto di modulazione esercitato dall’aliamide Palmidrol sulla degranulazione del mastocita, cellula chiave nella patogenesi di questa malattia.
Il dato ottenuto in questo studio (ritardato sviluppo delle lesioni cutanee) è interessante sia in considerazione del breve tempo totale di osservazione (5 giorni), sia in funzione della gravità e della rapidità di sviluppo dei segni clinici in questo modello di dermatite atopica. I Beagle della colonia in studio tendono, infatti, a manifestare lesioni già alla seconda esposizione all’acaro, con punteggi di gravità di 7 volte superiori ai valori basali. Anche per questo, Marsella e coll. concludono auspicando ulteriori studi, prettamente clinici, che consentano di confermare l’efficacia del Palmidrol su animali affetti da dermatite atopica naturale.