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Prurito: una diagnosi ... a scale

Peter Hill, noto dermatologo del “Royal Veterinary College” di Edinburgo (Scozia), ha scelto la TNAVC 2005 (The North American Veterinary Conference), svoltasi di recente (8-12 gennaio 2005) ad Orlando (Florida), per presentare il suo “staircase approach” al cane con prurito: un percorso diagnostico-terapeutico fatto “a scale” che, se accuratamente seguito, può garantire un elevato margine di successo…anche tenendo conto del poco tempo che la routine ambulatoriale concede alla visita clinica del singolo animale.
Prurito: una diagnosi ... a scale

Una vera e propria lezione di “practice management” quella di Peter Hill alla TNAVC 2005, che fa combaciare completezza di approccio clinico ed alta probabilità di successo terapeutico alla realtà della pratica ambulatoriale quotidiana.
“Di fronte ad un cane affetto da prurito – scrive Hill nell’abstract pubblicato sui Proceedings congressuali – è piuttosto improbabile che il medico veterinario abbia il tempo di mettere in atto tutte quelle procedure indicate nei sacri testi della Dermatologia: raccolta anamnestica ed esame obiettivo generale e particolare, compilazione di una lista di diagnosi differenziali, esecuzione di test diagnostici specifici, terapia ad hoc…Pur sapendo tutto ciò, il medico si fa assai spesso sedurre dalla prescrizione di una generica combinazione di antibiotici e steroidi che, anche non tenendo conto della diagnosi specifica e portandosi appresso pesanti effetti collaterali, risolve inizialmente il problema: il cane non si gratta più ed il proprietario rimane estasiato di fronte alla perizia professionale dimostrata.” “C’è da dire – continua Hill – che dopo i superbi risultati iniziali, il cliente/proprietario ritornerà per la pressoché certa ricomparsa del problema.”
Che fare, allora? Hill propone lo “staircase approach” al cane con prurito e lo definisce come “una serie di gradini, diagnostici e terapeutici, che, se seguiti con accuratezza, possono portare ad un elevato grado di successo nel riconoscere e debellare la molteplicità di cause che generano prurito in questo animale.” Le Dermatopatie da ectoparassiti sono il primo gradino della scala di Hill ed il passaggio al secondo è consentito solo dopo che le cause parassitarie sono state completamente escluse o totalmente eliminate. Il secondo ed il terzo gradino sono costituiti dalle dermatiti su base infettiva (es. batteri, funghi, lieviti), il quarto dalle allergie alimentari ed il quinto dalle atopie. “A questo punto della scala – spiega Peter Hill – il prurito residuo è talmente di scarsa entità che può essere facilmente controllato anche con dosi assolutamente esigue dei farmaci, altrimenti impiegati in quantità massive e, dunque, deleterie.”

Abstract congressuale disponibile su richiesta a cedis@innovet.it