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FLUTD: aggiornamenti di terapia

Andrew Sparkes – Direttore del “Feline Unit Center for Small Animal Studies” dell’”Animal Health Trust” di New Market (Suffolk, UK), nonché attuale capo del “Feline Advisory Bureau” ed editor-in-chief della rivista “Journal of Feline Medicine and Surgery” – ha partecipato al congresso nazionale SCIVAC (Rimini, 19-21 maggio 2006) con una “invited lecture” sulle FLUTD (Feline Lower urinary Tract Disease), ovverossia le malattie delle vie urinarie distali nel gatto. In primo piano, la cistite idiopatica felina e le sue peculiari fattezze: aumento dei mastociti vescicali e difettosa permeabilità dell’urotelio.
FLUTD: aggiornamenti di terapia

“Nonostante i gatti colpiti da FLUTD tendano a presentare tutti la stessa gamma di segni clinici, quali disuria, pollachiuria e minzione inappropriata, le cause che scatenano le malattie su base infiammatoria delle vie urinarie distali sono alquanto eterogenee: dai calcoli, ai tappi uretrali, alle stenosi, alle neoplasie…Nel gatto la diagnosi di “cistite idiopatica” ricorre, comunque, nel 60-70% dei casi.”
Ha inquadrato così il problema “FLUTD” il noto specialista in Medicina felina Andrew Sparkes, concentrandosi, poi, sulla cistite idiopatica o interstiziale del gatto: “un’entità clinica – si legge nel sunto della relazione pubblicato negli atti congressuali – che ha rivelato analogie impressionanti con una forma di cistite sterile umana, come il riscontro cistoscopico di emorragie della sottomucosa, l’aumento di permeabilità della parete vescicale, la riduzione dell’escrezione di glicosaminoglicani (GAG), l’edema e l’infiammazione submucosale caratterizzata da un aumentato numero delle mast cell visibili nelle biopsie della parete vescicale.”
Sulla base di queste considerazioni eziopatogenetiche, Sparkes ha, poi, impostato l’attuale gestione terapeutica delle FLUTD. “Oltre alle modifiche della dieta ed all’aumentata assunzione di acqua, per il trattamento di queste malattie vengono anche diffusamente raccomandati gli integratori a base di GAG…L’esperienza clinica con glucosamina, in particolare, può oggi contare su due studi controllati a lungo termine. In entrambi, sono stati identificati soggetti che rispondevano assai significativamente alla somministrazione di questo “GAG-replacer” e che, addirittura, andavano incontro a recidiva dei segni clinici, non appena la terapia veniva cessata.”
Alla luce dell’importanza patogenetica che lo stesso Sparkes ha dato ai mastociti vescicali nelle FLUTD, ci sentiamo di completare le sue indicazioni aggiungendo alla lista di opzioni terapeutiche anche sostanze come l’aliamide Palmidrol che, down-modulando la degranulazione proprio delle cellule mastocitarie presenti nel distretto vescicale, ha tutte le potenzialità per essere efficace contro infiammazione e dolore da FLUTD.