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Swedencare

Gatto con cistite? Ricordati del MEMO

Urologi dell’”Ohio State University” (Columbia, USA) dimostrano, con uno studio prospettico osservazionale condotto su 46 gatti tenuti a stretto regime “indoor”, come un’adeguata combinazione di modifiche ambientali (Multimodal Environmental Modification, MEMO) riduca significativamente i segni manifesti di stress e, conseguentemente, favorisca la remissione degli episodi di cistite idiopatica felina (Feline Idiopathic Cystitis, FIC).
Gatto con cistite? Ricordati del MEMO

Lo studio è “in press” su “Journal of Feline Medicine and Surgery” e porta la firma di tre emeriti studiosi di cistite nel gatto: Tony Buffington, Jodi Westropp e Dennis Chew, tutti appartenenti al “Veterinary Hospital” dell’”Ohio State University”.
“MEMO – si legge nell’introduzione dell’articolo – è l’acronimo che sta per “modifiche ambientali multimodali”, vale a dire un insieme ragionato di variazioni dell’ambiente di vita del gatto, attuate allo scopo di ridurre al minimo la probabilità di esporre l’animale a stimoli stressogeni…MEMO comprende norme educazionali rivolte al proprietario, arricchimenti ambientali di vario genere, cambiamenti nella dieta e nella gestione della lettiera, controllo delle interazioni tra simili o con l’uomo.”
Lo studio osservazionale degli urologi americani è durato ben 10 mesi, durante i quali i proprietari di 46 gatti con diagnosi di cistite idiopatica sono stati periodicamente intervistati sull’andamento dei segni clinici – sia di pertinenza strettamente urologica che comportamentale – manifestato dai loro animali in seguito all’attuazione del MEMO.
“La combinazione di modifiche ambientali – si legge nei “Risultati” – ha determinato una significativa regressione di classici segni comportamentali legati allo stress, come l’iper-aggressività o l’atteggiamento di paura…Si è anche osservata una diminuzione altamente significativa della frequenza degli episodi di cistite.”
Risultati interessanti, dunque, che gli Autori spiegano come “diretta conseguenza del MEMO di ridurre l’attivazione dei sistemi di risposta allo stress”. “E’ ben noto – dicono – che i gatti tenuti rigorosamente “indoor” siano particolarmente esposti a situazioni stressanti, a loro volta in grado di attivare direttamente i meccanismi immuno-infiammatori e nocicettivi tipici delle LUTD (Lower Urinary Tract Disease).”
E risultati interessanti anche da un punto di vista applicativo, dato che con questo studio l’intervento di tipo ambientale viene validato quale promettente approccio complementare alla cistite idiopatica del gatto, combinato, ovviamente, ad opportune misure farmacologiche e nutraceutiche.