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La Siovet e l’anca

Si è svolto a Cremona (Palazzo Trecchi, 1-2 aprile 2006) un incontro SIOVET (Società Italiana di Ortopedia Veterinaria) su “Patologie dell’anca traumatiche e non”. Un’intensa giornata e mezza di lavori seminariali che ha visto il succedersi di relazioni teoriche sull’eziologia e la diagnosi delle più frequenti patologie dell’anca, la discussione sulle diverse opzioni chirurgiche, la presentazione di casi clinici e la partecipazione del CeDIS di Innovet con un intervento sull’approccio nutraceutico più adatto a prevenire il “rischio artrosi” nei cuccioli predisposti.
La Siovet e l’anca

L’incontro di aggiornamento è cominciato sabato 1 aprile 2006 con l’anatomia dell’articolazione coxo-femorale e la descrizione dei principali accessi chirurgici. A seguire, la spiegazione da parte di noti ortopedici italiani – tra cui Aldo Vezzoni, Antonio Di Meo, Filippo Martini, Massimo Petazzoni, Danilo Bellucci e Massimo Baroni – delle più frequenti patologie d’anca: lussazione traumatica, necrosi asettica della testa del femore, displasia e fratture, acetabolari e prossimali.
Dopo la diagnostica della displasia dell’anca trattata da Vezzoni, i relatori si sono concentrati sulle diverse opzioni chirurgiche, scelte in base all’età del paziente, al grado di displasia e di concomitante artrosi. Un’ampia casistica clinica ha accompagnato la spiegazione delle diverse tecniche chirurgiche, dalla sinfisiodesi pubica, alla triplice osteotomia pelvica (TPO), alla Dartroplastica, alla protesi d’anca.
La mattinata di domenica 2 aprile ha visto anche l’intervento di Alda Miolo del CeDIS di Innovet che ha parlato di nutraceutici per ridurre il rischio di artrosi nei cuccioli predisposti. “Il cosiddetto “rischio artrosi” – ha puntualizzato la relatrice – è una costellazione di fattori su cui agire con un panel di misure specifiche che, nel loro insieme, possono rappresentare una vera e propria “prevenzione combinata” dell’artrosi…Oltre alle DOD stesse – da trattare con opportuna e tempestiva chirurgia – alla razza, al sovrappeso e/o alla stile di vita dell’animale, c’è da tenere in debita considerazione la scarsa efficienza del complesso di muscoli, tendini e legamenti (unità MTL), deputati a garantire la stabilità articolare.” Miolo ha parlato di una sorta di “incompetenza” dell’unità MTL, scatenata da situazioni parafisiologiche (una crescita ossea esagerata rispetto alla massa muscolo-tendinea, ad esempio, o un’alimentazione eccessiva) o francamente patologiche, tipiche dello sviluppo (es. displasie).
Per contrastare tale incompetenza, Miolo ha fornito la “ricetta” nutraceutica. “Accanto alla nota attività condroprotettiva di glucosamina e condroitin solfato a basso peso molecolare, è auspicabile l’utilizzo di sostanze che abbiano come target principale di azione l’unità MTL. L’acido lipoico (ALA), ad esempio, che, ottimizzando le riserve energetiche e metaboliche di muscoli e legamenti, ha tutte le potenzialità per aumentarne la competenza funzionale e ridurre, di conseguenza, il rischio artrosi.”