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Mastocita: fondamentale nella cicatrizzazione cutanea

Il gruppo di Ralf Paus del Dipartimento di Dermatologia ed Allergologia della Facoltà di Medicina Veterinaria di Berlino aggiunge un tassello importante al puzzle di evidenze scientifiche che, negli ultimi anni, hanno portato alla dimostrazione del ruolo chiave del mastocita nella cicatrizzazione delle ferite. Si tratta della pubblicazione su “The FASEB Journal” (rivista ufficiale della Società Americana di Biologia Sperimentale) di uno studio in vivo che indica il mastocita come pedina essenziale delle fasi riparative precoci, stante il suo diretto coinvolgimento nei processi di infiammazione e di contrazione della ferita.
Mastocita: fondamentale nella cicatrizzazione cutanea

“Già lo si sapeva che i mastociti coordinano, grazie al calibrato rilascio dei loro numerosi mediatori citoplasmatici, le diverse fasi cicatriziali [Noli C, Miolo A, 2001, Vet Derm]…ma ancora rimangono da chiarire nel dettaglio i meccanismi con cui tali cellule governano la riparazione cutanea.”
Inizia con questa premessa l’articolo di Paus & coll. sul ruolo svolto dai mastociti nella cicatrizzazione delle ferite cutanee. “Per il nostro studio – spiegano i ricercatori – abbiamo utilizzato un modello sperimentale di topo geneticamente privo di mastociti, confrontando il decorso cicatriziale delle ferite a tutto spessore indotte in questi animali con quello delle soluzioni di continuo di topi dotati di un normale corredo mastocitario.”
I risultati ottenuti sono davvero entusiasmanti e possono essere così riassunti:
– in assenza di mastociti, la contrazione della ferita viene seriamente compromessa e fenomeni infiammatori tipici come l’aumento di permeabilità vascolare ed il reclutamento di cellule neutrofiliche subiscono un evidente decremento;
– nei topi dotati di mastociti, si osserva il ripristino sia dei normali tempi di chiusura della ferita, sia dei fenomeni infiammatori che caratterizzano le fasi precoci della riparazione;
– analisi istomorfometriche rivelano che i mastociti cutanei vanno incontro a massiva degranulazione, in misura inversamente proporzionale alla distanza dal bordo della ferita; in altre parole, tanto più sono vicini alla lesione, tanto più si presentano degranulati;
– tra i mediatori mastocitari, è l’istamina che sembra essere maggiormente coinvolta nella dinamica delle fasi cicatriziali precoci.
“Si tratta di dati – si legge nella “discussione” dell’articolo – che, nel loro insieme, dimostrano come la risposta cicatriziale della cute sia chiaramente mastocita-dipendente, stante la dimostrazione che l’assenza di tale cellula si accompagna alla compromissione dei principali meccanismi riparativi precoci, come l’infiammazione tissutale e la contrazione della ferita.”
Viene spontaneo correlare questi dati sperimentali a quelli che, proprio nella cicatrizzazione di ferite aperte nel cane, hanno portato alla dimostrazione del meccanismo d’azione delle aliamidi, Adelmidrol in particolare. Molecole primariamente deputate a regolare la funzionalità dei mastociti cutanei, senza comprometterne il corredo numerico, ma calibrandone solo la degranulazione, in funzione del corretto andamento della riparazione.