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NGF: la chiave delle LUTD

Dalle pagine del fascicolo di febbraio 2006 di “Nature Clinical Practice Urology”, un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Urologia della Facoltà di Medicina di Charlottesville (Virginia, USA) sancisce il ruolo chiave di NGF (Nerve Growth Factor) nella fisiopatologia delle affezioni delle basse vie urinarie (LUTD, Lower Urinary Tract Disease). Questo neuropeptide, prodotto in quantità massive dai mastociti vescicali, è, infatti, uno dei principali mediatori dell’infiammazione e dell’iper-riflessia nervosa, alla base della classica sintomatologia delle LUTD.
NGF: la chiave delle LUTD

Già lo si sapeva che l’NGF di provenienza mastocitaria è mediatore essenziale di flogosi e dolore delle basse vie urinarie. Tant’è che uno dei modelli animali più utilizzati di LUTD è proprio quello basato sull’instillazione locale di NGF, in grado di indurre infiammazione e riduzione della “soglia di minzione”, vale a dire di quel volume intravescicale necessario ad indurre la contrazione minzionale.
La review di William Steers e Jeremy Tuttle tira le fila complessive del coinvolgimento patogenetico di questo importante neuromediatore nelle LUTD su base infiammatoria. E lo fa vagliando la letteratura scientifica pubblicata sull’argomento nell’arco di tempo compreso tra il 1966 ed il 2005. “Numerosi studi condotti sia sull’uomo che sugli animali – scrivono i ricercatori – dimostrano come l’NGF sia iperprodotto a livello vescicale in svariate condizioni cliniche: dalle flogosi su base sia idiopatica (es. cistite interstiziale) che ostruttiva, alle manifestazioni di iper-reattività nervosa vescicale, conosciute con il termine di “overactive bladder”.”
Ed è sempre questa neurotrofina – prodotta in eccesso da mastociti, cellule uroteliali e muscolari – ad essere chiamata in causa nella genesi delle alterazioni neuro-infiammatorie, tipiche dei disordini vescicali. “L’analisi dei lavori pubblicati – si legge nell’articolo – non lascia dubbi. NGF è responsabile non solo delle modifiche flogistiche del tratto urinario, ma anche delle alterazioni funzionali dell’innervazione vescicale, afferente ed efferente, che giustificano l’iperalgesia su base infiammatoria ed i sintomi minzionali (es. disuria, stranguria, pollachiuria) che la accompagnano.”
Il panorama finale non lascia dubbi. NGF viene ormai chiaramente indicato come uno dei principali responsabili dell’aumentata neuro-eccitabilità vescicale e dell’iperalgesia viscerale su base infiammatoria che sottendono il dolore ed i segni di “irritative voiding” tipici delle LUTD.
Indicazione patogenetica importante che avvalora il razionale di utilizzo di approcci che, modulando il massivo rilascio di mediatori neuroinfiammatori, NGF in primis, possono essere davvero utili nel riequilibrare l’eccessiva reattività vescico-uretrale, sottostante alle flogosi ed alle algie del tratto urinario inferiore.