Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Palmidrol su UKVet

UKVet Companion Animal è una rivista della “Blackwell Publishing” che esce otto volte all’anno con una serie di articoli “peer-reviewed” (vale a dire analizzati da specialisti) su argomenti di vasto interesse per il medico veterinario. Il numero di gennaio 2006 pubblica, “free access”, un articolo di due noti dermatologi inglesi sul complesso del granuloma eosinofilico (Eosinophilic Granuloma Complex, EGC). Un excursus dettagliato sulla clinica di questa controversa dermatopatia felina ed un altrettanto scrupoloso elenco delle terapie più efficaci da mettere in atto. Tra queste, anche il Palmidrol.
Palmidrol su UKVet

Non è una novità che il Palmidrol – denominazione comune internazionale della palmitoiletanolamide (PEA) – venga ormai pressochè costantemente citato nella lista di approcci efficaci all’EGC del gatto. Il fascicolo di gennaio 2006 di “Veterinary Clinics of North America – Small Animal Practice” lo riportava, infatti, nel panel di terapie da prendere in considerazione per questa dermatopatia felina, ed i i ricercatori del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie della Michigan State University affermavano che “somministrato per os, ha consentito di migliorare segni clinici e lesioni cutanee in soggetti affetti da placca eosinofilica e granuloma eosinofilico”.
Arriva ora anche questa rivista referata inglese ad ufficializzare l’ingresso del Palmidrol nella lista di terapie da considerare per le allergie del gatto. L’articolo – firmato da Ana Oliveira e Adri van den Broek dell’”Easter Bush Veterinary Centre” di Roslin (Edinburgo) – parte con la descrizione delle tre entità cliniche che costituiscono l’EGC; ne tratteggia le più accreditate eziologie (es. allergie, infezioni, traumi cronici); ne valuta la diagnosi differenziale; ne traccia, infine, l’articolato algoritmo diagnostico che, partendo dalla visita clinica, esclude per stadi le altre possibili cause di prurito, dalle ectoparassitosi, alle micosi, alle infezioni, alle neoplasie.
Altrettanto variegata la lista dei possibili trattamenti “che – precisano gli Autori dell’articolo di “UKVet” – devono essere scelti in base alla valutazione del singolo caso e, nella maggior parte dei soggetti, mantenuti a tempo indeterminato.”
Dopo le opzioni di prima scelta – glucocorticoidi, in particolare – segue una miscellanea di trattamenti che, oltre ad antistaminici, acidi grassi ed immunomodulatori, contempla anche il Palmidrol. “Un recente studio pilota – si legge nel paragrafo dedicato all’aliamide – ha dimostrato che il Palmidrol, analogo sintetico della PEA che down-modula la degranulazione dei mastociti cutanei, è efficace nel management del granuloma eosinofilico e della placca eosinofilica.”

Articolo disponibile in PDF http://www.ukvet.co.uk/ukvet/articles/eosinophilic%20granulo…