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Parodontite su Veterinary Medicine

Nella rubrica “Dental Corner” del fascicolo di ottobre 2006 di “Veterinary Medicine” compare un articolo a puntate sulla malattia parodontale del cane. Partendo dalla descrizione dell’anatomia del parodonto, Daniel Carmichael del “Veterinary Medical Center” di West Islip (New York) giunge alla prevenzione e al trattamento delle parodontopatie, basate essenzialmente su una combinazione di interventi professionali e misure domiciliari, commisurate alla gravità dell’infiammazione orale.
Parodontite su Veterinary Medicine

“Veterinary Medicine” è particolarmente conosciuta per i suoi inserti di taglio pratico-divulgativo, dedicati ad argomenti di grande interesse per il veterinario generalista. “Dental Corner” è uno di questi inserti, nato proprio per discutere i temi più attuali di Odontoiatria Veterinaria. Il “Dental Corner” di ottobre 2006 è dedicato alla malattia parodontale del cane: “una delle più comuni affezioni di questo animale che non solo causa infiammazione del cavo orale e distruzione dei tessuti di supporto del dente, ma, alla lunga, si diffonde per via sistemica, compromettendo organi vitali come cuore, rene e fegato.”
Dopo una breve descrizione dell’anatomia del parodonto, Carmichael si concentra sull’eziologia e sulla diagnosi della malattia parodontale. “L’innesco – scrive – è dato dalla placca batterica che si accumula sulla superficie dei denti e dalla polimorfa popolazione di parodontopatogeni che albergano nel cavo orale e possono vanificare le locali difese immunitarie.”
“La malattia parodontale – si legge nella successiva puntata – è una malattia ad andamento progressivo, che va da una lieve e trattabile gengivite fino ad arrivare ad una periodontite, in un primo stadio responsiva al trattamento e, successivamente, irreversibile.”
E, a proposito di terapia, Carmichael non ha dubbi:”In ogni caso, la gestione della parodontopatia del cane parte da un’accurata e costante pulizia, con rimozione di placca e tartaro mediante detartrasi e lucidatura dei denti…La cosiddetta chirurgia muco-gengivale (es. gengivectomia) è, invece, riservata ai casi più gravi, in presenza, cioè, di tasche periodontali profonde o in caso di necessario riposizionamento dei tessuti gengivali.”
La prevenzione. “L’educazione del cliente/proprietario – ribadisce Carmichael – è fondamentale per prevenire la malattia parodontale…Ed è un’educazione che deve portare il proprietario a spazzolare quotidianamente i denti del proprio cane, a controllarne la dieta tramite la somministrazione di alimenti che facilitino la rimozione della placca, a stimolarne il gioco attraverso strumenti che agiscano sulla superficie del dente, senza per questo provocare eccessivi attriti o, addirittura, fratture.”
Una gestione, dunque, combinata che, specificatamente per la malattia parodontale, vede nell’alleanza tra medico veterinario e proprietario il suo punto di forza. Un’alleanza stretta e basata sulla fiducia reciproca che consente di monitorare costantemente il cavo orale del cane, prevenendone le infiammazioni o limitandone, altresì, la loro irreversibile e destruente evoluzione.